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Ghost Recon Breakpoint conterrebbe microtransazioni pay-to-win

Le meccaniche di avanzamento nel nuovo gioco di Ubisoft vengono monetizzate in modo eccessivo?

A quanto pare la mossa di Ubisoft di inserire le microtransazioni all'interno di Ghost Recon Breakpoint non sembra essere stata geniale. Dagli ultimi dettagli infatti, sembra che ogni aspetto di Breakpoint sia monetizzato.

I giocatori in pratica possono utilizzare valuta reale per aggirare le parti fondamentali del gioco. Il potenziamento delle abilità, gli accessori per le armi, i moltiplicatori esperienza e persino i materiali: tutto è acquistabile con soldi veri. I bonus al tempo, i cosmetici e altro son bloccati dietro una valuta premium chiamata Ghost Coin che può essere acquistata solo con valuta reale.

I tassi di conversione sono di circa 4,99 dollari per 600 Ghost Coin fino ad arrivare a 79,99 dollari per ottenere 12.000 monete. I pacchetti per le armi hanno un costo di 10 dollari, mentre quelli per gli accessori possono costare addirittura 30 dollari, prezzi molto alti se si vuole avere un aiuto in più nel gioco.

Ovviamente tutto quello che è presente sarà disponibile anche senza spendere un euro, tuttavia il grinding sarà molto più difficile ed in questo modo si creeranno dislivelli tra i giocatori che scelgono di non utilizzare Ghost Coin e quelli che accetteranno di acquistare qualche moneta per velocizzare il gameplay. Ubisoft non è estranea alla monetizzazione e spesso utilizza i suoi giochi come veicoli per vendere ai giocatori più contenuti dopo il rilascio. Tuttavia speriamo che prima dell'uscita di Ghost Recon Breakpoint, che avverrà su PC, Xbox One e PlayStation 4 a partire dal 4 ottobre, la società faccia marcia indietro e apporti delle modifiche sostanziali a queste meccaniche.

Fonte: TweakTown