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+ Videogiochi e Netflix - Sesso tra i giovani? Un sondaggio che fa parlare la stampa generalista ma riportato solo a metà

Omissioni e inesattezze. Tanto per cambiare.

"I giovani non fanno più sesso, e la colpa sarebbe dei videogames: è la conclusione a cui è arrivato uno studio pubblicato sul Washington Post, secondo cui un giovane su quattro non ha più rapporti sessuali, con astinenza lunga addirittura un anno".

È con queste parole che si apre un articolo pubblicato da Il Messaggero che ha inevitabilmente attirato l'attenzione sia dei fan dei videogiochi che di coloro che guardano con sospetto i giochini elettronici. Articoli simili sono comparsi anche su altri portali come TGCOM24 e purtroppo, come troppo spesso accade, ci si trova di fronte a informazioni riportate a metà e a omissioni che non si dovrebbero assolutamente verificare. Ma andiamo con ordine.

Lo studio a cui fanno riferimento questi e altri articoli risale a marzo di quest'anno (misteriosamente in Italia sta facendo discutere solo ora) e deriva dalle statistiche ottenute dall'università di Chicago grazie al General Social Survey, un sondaggio biennale che raccoglie dati sulle abitudini della popolazione americana. Già il solo fatto che i dati si concentrino sugli USA viene omesso negli articoli ma non è questo il problema più grave. Il problema sta nelle cause additate e in quelle che invece non vengono neanche lontanamente citate.

Dando un'occhiata ai freddi numeri, il 23% degli adulti afferma di non aver fatto sesso nell'ultimo anno o per più tempo con la maggior parte di questa percentuale composta da uomini sulla ventina. Il numero di uomini che non ha avuto rapporti per più di un anno è raddoppiato nel corso degli ultimi dieci anni e il numero di uomini sotto i 30 anni che non ha mai fatto sesso è passato dall'8% del 2008 al 27% del 2018.

In parole povere sì, i giovani hanno effettivamente una vita sessuale molto meno attiva ma Jean Twenge, professoressa di psicologia alla San Diego State University citata anche dagli articoli della stampa italiana e intervenuta sul Washington Post, non indica di certo i videogiochi, Netflix e l'intrattenimento come la causa principale.

"Ci sono meno matrimoni tra i più giovani. Ci sono più persone sulla ventina che non vivono insieme a un partner quindi in queste circostanze penso che meno sesso sia inevitabile. Più uomini tra i 18 e i 34 anni vivono a casa dei genitori e quando ci si trova in quella condizione è probabilmente più complicato portare una partner sessuale nella propria camera da letto".

Si citano meno partner fissi ma anche una vita sociale in generale meno attiva. Infine la Twenge parla della tecnologia: "rispetto a 20 anni fa ci sono molte più attività possibili alle 22 di sera. Streammare, i social media, i videogiochi e molto altro ancora".

La professoressa Twenge non nega di certo l'impatto della tecnologia e quindi dei videogiochi ma presenta anche un contesto sociale e culturale molto più ampio che non può e non deve essere ignorato. O almeno non dovrebbe.