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Gli abbandoni in EA frutto del taglio dei costi?

L'opinione è supportata da alcuni analisti.

Secondo alcuni analisti intervistati da Gamesindustry, il recente addio ad EA dei fondatori di Chillingo, PopCap e Criterion sarebbe dovuti alla politica di tagli dell'azienda.

"Credo che il 'problema' sia che dall'abbandono di John Riccitiello EA si è concentrata molto sul taglio dei costi, che si traduce in una razionalizzazione dell'organizzazione e nel taglio dei budget", ha affermato l'analista Michael Pachter.

"Alcuni di questi abbandoni non sono una coincidenza e alcune delle persone che hanno lasciato la società o sono vittime del taglio dei costi o non sono esaltate all'idea di lavorare con una compagnia che fa attenzione ai costi".

Dello stesso parere anche Asif Khan, CEO della Panoptic Management Consultants.

"Con Andrew Wilson al timone", ha aggiunto Khan, "c'è la possibilità che qualcuno alla divisione mobile e alla divisione social di EA si sia sentito escluso dalle strategie più importanti".

"I fondatori di Chillingo, PopCap e Criterion probabilmente desiderano un maggiore controllo sui propri progetti e creare le proprie aziende concederebbe loro più libertà di esprimere la creatività e l'innovazione che li hanno inizialmente avvicinati ad EA".

"Si tratta di imprenditori navigati e sono certo che comprenderemo meglio i motivi del loro allontanamento da EA col passare del tempo".

L'analista Billy Pidgeon ha invece affermato che la perdita dei fondatori di Chillingo potrebbe essere la perdita più consistente.

"Byatte e Wee portavano avanti Chillingo più o meno alla stregua di uno studio indipendente all'interno di EA, lavorando con piccoli sviluppatori in giro per il mondo per creare giochi mobile insoliti che hanno allargato il catalogo mobile di EA in diversi mercati, ha commentato Pidgeon.

"Ad EA servirebbero più studi dallo spirito indipendente come Chillingo. Per i grandi publisher è un ottimo approccio quello di consentire lo sviluppo creativo per categorie ad alta crescita come il mobile e i giochi in download digitale".

Avatar di Matteo Tabai
Matteo Tabai: È un ragazzo abbastanza alto, appassionato di videogiochi, musica, montagna e buon cibo. Onnivoro sia a tavola che con un controller in mano, ha l'assurda pretesa di fare dei videogames la sua professione. Chi vivrà, vedrà.
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