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Gli sviluppatori di Days Gone parlano dell'integrazione tra la storia e l'ambiente open world

Tutto quello che faremo nel mondo di gioco sarà importante ai fini della storia.

Sony Bend ha trascorso molto tempo a parlare del mondo di Days Gone e di quali strumenti avranno a disposizione i giocatori mentre tentano di attraversarlo e sopravvivere, ma come gli ultimi anni ci hanno mostrato, più di ogni altra cosa, le esclusive first party di Sony si concentrano più sulla narrazione e sui personaggi che su qualsiasi altro elemento, e Days Gone manterrà questa linea.

Recenti titoli open world come The Witcher 3, Red Dead Redemption 2 e Horizon: Zero Dawn ci hanno mostrato che è possibile concentrarsi in modo eccellente sulla narrazione pur essendo ambientati in grandi spazi aperti.

"Volevamo essere sicuri che ci fosse molta poca dissonanza nel mondo aperto e nella storia", ha detto il director Jeff Ross in un'intervista con GameSpot. "Non abbiamo ancora mostrato molto della storia principale, ma tutto quello che fai in questo mondo è importante ai fini della trama. La meccanica di Storylines è un modo per enfatizzare gli avanzamenti più piccoli nella trama più ampia. C'è un'integrazione davvero stretta tra i due: la storia e i sistemi del mondo aperto".

Anche il direttore creativo John Garvin è intervenuto sull'argomento, le storie incentrate sui personaggi sono sempre state l'obiettivo principale di Sony e Sony Bend, e Days Gone non si allontana da questa strada. "Posso dirti che quando si tratta di creare un titolo AAA esclusivo per PS4 di prima qualità, c'è una forte enfasi sulle storie e le narrative basate sui personaggi. Questa è una delle cose che abbiamo fatto a Bend Studio per tutti questi anni, esperienze guidate dai personaggi, e Days Gone non fa assolutamente eccezione."

Days Gone, provato in anteprima per voi, è in arrivo il 26 aprile per PS4.