Gli sviluppatori di Sniper: Ghost Warrior 3 non useranno più la formula open world
Servono troppe risorse che CI Games al momento non ha.
Sniper: Ghost Warrior 3 è un titolo che non rimarrà certo nella storia dei videogiochi, a causa delle molteplici problematiche che hanno afflitto il gioco sin dalla sua uscita. Il CEO di CI Games Marek Tyminski svela alcuni retroscena sullo sviluppo del titolo, affermando che in futuro il team non farà più affidamento sulla formula dell'open world.
Al momento della realizzazione del titolo secondo Tyminski il team ha speso troppe risorse per cercare di assicurare un livello di qualità al pari di altre produzioni tripla A, scelta non proprio azzeccata viste le risorse limitate a disposizione degli sviluppatori e le scadenze imposte. Questa esperienza è però servita al team, che ha realizzato la troppa ambizione messa in campo con Sniper: Ghost Warrior 3 non compatibile con le reali capacità della squadra.
Come riporta GamingBolt, uno dei principali imputati di questo "passo falso" sarebbe il mondo di gioco, un open world che ha richiesto troppo lavoro al team; complice anche un'allocazione delle risorse non proprio ottimale, alcuni aspetti del gioco sono risultati di bassa qualità, come i tempi di caricamento, il design delle missioni ed i numerosi bug e glitch (ne parliamo nella nostra recensione, dateci un'occhiata)
A questo proposito CI Games ha dichiarato che per il loro prossimo progetto non faranno più affidamento sull'open world, ma piuttosto si concentreranno sull'aspetto tattico degli scontri a fuoco e sulla profondità delle missioni, senza avere i vincoli e gli ostacoli legati ad un mondo di gioco aperto.
E voi cosa ne pensate? Avete acquistato Sniper: Ghost Warrior 3 e vi è piaciuto o preferivate un mondo di gioco più lineare?