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Google Stadia è più interessante di PS5 e Xbox Scarlett, secondo il CEO di Larian Studios

"Il cloud permette di simulare la fisica in una maniera impossibile per una console tradizionale".

Dopo l'annuncio di Google Stadia, il tema del cloud gaming è diventato uno dei temi più discussi tra i giocatori, specialmente in rapporto alle console tradizionali, con PS5 e Xbox Scarlett in procinto di arrivare nei negozi il prossimo anno.

In un'intervista con Wccftech, il CEO di Larian Studios, Swen Vincke, ha parlato di come a suo avviso le potenzialità del cloud computing rendano servizi come Stadia più interessanti delle nuove ammiraglie di Microsoft e Sony.

"Le persone hanno già gli SSD nei loro PC, quindi non è una grande rivoluzione. Lo streaming è una tecnologia molto importante nei giochi moderni, quindi più velocemente puoi trasmettere i tuoi dati, più puoi farne passare, maggiore sarà la qualità degli assett, che è ciò che le persone si aspettano. La vera domanda è: quanta memoria ti servirà per riuscire in questo intento? Ce n'è abbastanza per poterci lavorare sopra? Quanta potenza della CPU otterremo? Perché sono questi le classiche domande che ci poniamo a ogni generazione. Quanta potenza avremo per la GPU? Alla fine, ce n'è sempre un po' di più, ci saranno sempre un po' di dettagli in più, il che ci consentirà di realizzare delle simulazioni più accurate.".

"Penso che la domanda più interessate sia come servizi simili a Google Stadia cambieranno le cose. Permettono agli sviluppatori di fare qualcosa di diverso. Nel data center, queste macchine sono connesse tra di loro, quindi puoi iniziare a pensare di fare cose come l'elastic rendering o usare un paio di server per simulare la fisica in un modo che potrebbe risultare impossibile con un hardware locale. Penso che vedrete molta evoluzione da questo punto di vista."

Insomma, secondo il CEO di Larian PS5 e Xbox Scarlett saranno sicuramente più potenti delle console odierne, ma non offriranno nulla di nuovo agli sviluppatori, a differenza di servizi di Stadia, che invece sulla carta potrebbe permettere approcci di sviluppo impensabili fino ad ora.

Che ne pensate?