Google Stadia? Ha bisogno di esclusive temporali e di acquisizioni di studi e publisher
Un servizio che ha disperatamente bisogno di contenuti secondo un analista.
Google Stadia è un servizio che ha inevitabilmente alimentato non poche riflessioni sul futuro del gaming. C'è chi pensa che lo streaming sia già una possibile strada fondamentale per il nostro medium e chi invece pensa che sia ancora troppo presto ma su un fatto diversi attori dell'industria sembrano d'accordo: attualmente il servizio di Google non sembra avere abbastanza a livello di contenuti.
Mike Nichols, chief marketing officer della divisione Xbox, aveva sottolineato il fatto come Stadia abbia dalla sua la giusta infrastruttura ma non una mole sufficiente di contenuti e anche l'analista Piers Harding-Rolls sembra essere della stessa opinione.
Come riportato da WccfTech, il director della divisione ricerche e analisi di IHS Markit ha rivelato, sulle pagine dell'ultimo numero di MCVUK, ciò di cui Stadia ha bisogno e ciò su cui probabilmente punterà in futuro.
"Il loro nuovo studio first party è un passo giusto nella direzione di costruire contenuti esclusivi ma Google avrà comunque bisogno di negoziare per ottenere delle esclusive temporali con third party al fine di iniziare a competere in maniera più significativa con le offerte più importanti a livello di giochi. Se Google è effettivamente seria quando si tratta di competere, le probabilità che possa acquisire studi o anche un publisher devono essere considerate alte".
Secondo l'analista di IHS Markit quindi, Google deve lavorare duramente sui contenuti e il solo studio capitanato da Jade Raymond in questo senso non basterà. Siete d'accordo con lui? L'incognita più grande di Stadia è effettivamente questa secondo voi?