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Google Stadia incredibile ma vero, non funzionerà al lancio sui nuovissimi Chromecast

E se nemmeno Google supporta al 100% il servizio...

Nella giornata di ieri, Google ha ufficialmente svelato i suoi nuovi dispositivi Chromecast, più potenti e dotati di feature assenti nei predecessori.

Chiamati ufficialmente "Chromecast with Google TV", questi nuovi apparecchi vi permettono di guardare i principali canali streaming come Netflix e Hulu direttamente, invece che vederli in streaming sul telefono.

Nonostante il gadget risulti decisamente appetibile, c'è una cosa che il nuovo Chromecast non può fare rispetto ai predecessori: non supporterà Google Stadia. Chromecast with Google TV, infatti, non permetterà lo streaming dei giochi Stadia al lancio e, stando a quanto riportato da The Verge, tale feature non sarà implementata almeno fino al prossimo anno.

C'è sicuramente qualcosa di strano in questa decisione: di certo, è bizzarro che Google non stia spingendo verso il proprio servizio di game streaming, rendendo i suoi nuovi apparecchi compatibili, ma è ancora più assurdo se considerate che la compagnia ha ufficialmente interrotto la produzione degli ultimi Chromecast Ultra, quelli che permettevano di giocare a Stadia sulla TV.

Continuerete a riceverne uno se deciderete di acquistare il controller Stadia, ovviamente, ma se volete solo il gingillo streaming, non potete più farlo attraverso i canali ufficiali.

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Stadia sta cercando di ritagliarsi un posto nel mondo del gaming streaming, ma i suoi sforzi sono stati minati da numerosi problemi al lancio, una competizione molto agguerrita (a cui ora possiamo aggiungere anche Amazon) e, in generale, lo scarso interesse della community. Il fatto che Stadia non sarà immediatamente supportato dai nuovi Chromecast al lancio, forse è simbolo di scarso interesse anche da parte di Google stessa?

Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, nel frattempo i giocatori di Google Stadia potranno giocare alle new entry del servizio come Dead By Daylight, Human: Fall Flat e Risk of Rain 2.

Fonte: Kotaku