Skip to main content

Google Stadia: per Phil Harrison saranno i provider a dover adeguare le proprie offerte

Phil Harrison dice la sua riguardo l'uso di connessioni a consumo.

Phil Harrison, vice presidente e general manager di Google afferma che il limite di dati di una connessione non rappresenti un grosso problema per la piattaforma streaming Stadia.

Durante un'intervista rilasciata a GameSpot, Harrison si è detto fiducioso riguardo ai provider che adegueranno le loro offerte.

"Gli ISP riescono ad anticipare i bisogni dell'utente e se guardiamo a ciò che è accaduto negli anni con le connessioni a consumo dopo l'avvento dello streaming musicale oppure il download di dati i provider si sono adeguati di conseguenza. E così con l'arrivo della TV in streaming, perciò credo che non ci saranno problemi di sorta".

L'idea di Harris quindi è che se Google Stadia avrà un grande successo, anche i provider di dati a consumo si adegueranno a questo mercato creando offerte più vantaggiose per i propri clienti. Oltre a questo il vice presidente tiene conto anche dell'avvento del 5G.

"Bisogna poi tener conto dell'arrivo del 5G, specialmente per quanto riguarda le connessioni di casa. Tutte le offerte disponibili in 5G infatti non hanno problemi di dati in quanto sono illimitati e per quanto riguarda la qualità offrono prestazioni davvero molto alte".

Harrison è consapevole che Stadia è comunque un servizio esigente e, di conseguenza, "darà ai giocatori informazioni su ciò che stanno usando e su come potranno cambiare le loro risoluzioni, se lo desiderano".

Vi ricordiamo che gli abbonamenti a Google Stadia saranno di due tipi: il primo, Founder's Edition, sarà disponibile a partire da settembre, mentre l'abbonamento base arriverà a partire dal prossimo anno. Inoltre, i titoli acquistati su Stadia saranno vostri per sempre.