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'Gli streamer dovrebbero pagare i publisher' e parte la bufera

Alex Hutchinson di Google Stadia ha fatto infuriare tutti.

Dopo la tre giorni di annunci "Good Stuff", Stadia ha iniziato a fare tendenza su Twitter a seguito di un tweet di un direttore creativo di Google Stadia Games & Entertainment che suggerisce che gli streamer dovrebbero pagare ai publisher una percentuale delle loro entrate.

Dalla prima volta che abbiamo sentito parlare di Stadia, il servizio di streaming di giochi ancora giovane di Google ha pubblicizzato la possibilità di trasmettere facilmente il gameplay su un servizio come YouTube Gaming o Twitch come uno dei principali obiettivi e vantaggi della piattaforma. Sebbene lo streaming diretto su YouTube non sia ancora stato lanciato, Stadia ha lentamente aumentato le funzionalità esclusive per gli streamer come Crowd Choice, che interroga gli spettatori degli streaming di YouTube per decidere cosa accadrà dopo in un gioco.

Su Twitter, Alex Hutchinson, Montreal Studio Creative Director di Stadia Games and Entertainment, assunto come parte dell'acquisizione di Typhoon Studios da parte di Stadia, ha parlato dello stato attuale dello streaming dei giochi. Attualmente, molti creatori temono la possibilità che i loro contenuti vengano rimossi per motivi di copyright basati sulla musica.

Facendo un ulteriore passo avanti nell'idea, Hutchinson suggerisce che gli streamer dovrebbero temere anche "i giochi in streaming per i quali non hanno pagato". La soluzione che propone è che gli streamer debbano pagare una percentuale delle loro entrate al publisher di ogni gioco.

Quasi immediatamente, questo tweet è stato raccolto dalla community di giocatori e streamer. In generale, le risposte non sono state positive.

Nel corso di poche ore, il tweet di Hutchinson ha ricevuto complessivamente quasi 10.000 retweet su Twitter, il che supera in modo significativo il totale combinato dei retweet sui tweet di Google Stadia durante i tre giorni dell'evento "Good Stuff". L'intensa discussione su Twitter ha fatto sì che Stadia diventasse un argomento di tendenza negli Stati Uniti.

Alcuni membri della community di streamer come Dr Disrespect e Gothalion si sono affrettati a indicare la posizione di Hutchinson come "Direttore creativo di Google Stadia".

Altri hanno condiviso esempi di streaming che hanno avuto un impatto positivo sulle vendite, come il caso di Among Us, un gioco del 2018 che è esploso in popolarità ultimamente.

Il giornalista Jason Schreier ha ricordato che i dipendenti dei singoli studi di gioco probabilmente non vedrebbero nemmeno un vantaggio da una tale mossa, poiché tali sviluppatori in genere non ricevono alcuna royalty dal loro lavoro.

Da parte di Google, un portavoce ha rilasciato la seguente dichiarazione, allontanando l'azienda dai commenti di Hutchinson.

"I recenti tweet di Alex Hutchinson, direttore creativo di Montreal Studio di Stadia Games and Entertainment, non riflettono quelli di Stadia, YouTube o Google".

In modo simile, la biografia su Twitter di Hutchinson è stata aggiornata più tardi per includere "tutte le mie opinioni".

Che ne pensate?

Fonte: 9to5google.