Guerrilla Games parla della sfida affrontata nella realizzazione di Horizon Zero Dawn
"Avevamo paura".
Dopo Cory Barlog e i retroscena riguardo lo sviluppo di God of War, ecco che un altro celebre studio, Guerrilla Games, ha parlato delle sfide e difficoltà affrontate durante lo sviluppo dell'apprezzato Horizon Zero Dawn, altra esclusiva di peso per PS4.
Come riporta Gamingbolt, uno degli "switch" più lodevoli e impegnativi è stato quello fatto da Guerrilla Games, che è passato dal fare sparatutto in prima persona a realizzare un action RPG in terza persona open world, Horizon Zero Dawn (che è stato definito come uno dei più grandi giochi di questa generazione). La transizione è stata particolarmente importante, considerando il modo in cui Guerrilla Games ha azzeccato praticamente tutto in Horizon al primo tentativo e, questo, è stato possibile solo all'accuratezza con cui sono stati portati avanti i lavori sul gioco.
Ma questa completezza è nata anche dalla semplice paura, perché parlando con EDGE, nel loro numero di maggio (# 318), il direttore tecnico di Guerrilla, Michiel van der Leeuw, ha affermato:
"Eravamo piuttosto spaventati, ma era ancora più spaventoso fare un salto di generazione e di genere allo stesso tempo."
Michiel van der Leeuw ha proseguito sottolineando che lo staff impegnato sul gioco era di appena 14 persone ed era stato tirato su subito dopo la pubblicazione di Killzone Shadow Fall.
"Avevamo soprattutto paura di quello che sarebbe successo dopo", ha detto. "Lo streaming per un open world era molto più impegnativo rispetto alle cose lineari a cui eravamo abituati, anche se abbiamo sperimentato la non-linearità in Shadow Fall. Non avevamo idea di come scriptare un open world."
La cura riposta nello sviluppo di Horizon Zero Dawn ha dato i suoi frutti, il titolo di Guerrilla Games è stato veramente apprezzato dai giocatori e anche dalla stampa specializzata.
Che ne pensate?