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Guillemot: "Breath of the Wild ha preso molti elementi dai giochi Ubisoft ma li ha realizzati perfettamente"

Il CEO parla anche della deriva multiplayer della compagnia francese.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild viene considerato da molti critici e da diversi appassionati come il miglior open-world mai realizzato ma alcuni elementi sono stati presi in prestito da altri esponenti del genere piuttosto conosciuti e apprezzati. Questa è l'opinione del CEO di Ubisoft, Yves Guillemot.

Guillemot ne ha parlato all'interno di un'intervista pubblicata nell'ultimo numero di EDGE e riportata da WccfTech. Il fondatore della compagnia francese si è soprattutto concentrato sugli elementi tipici degli open-world.

"È interessante parlare degli open world perché The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha preso parecchie cose che esistevano in Far Cry e altri giochi Ubisoft ma le ha realizzate perfettamente. Penso che la cosa più importante non siano i sistemi ma come possano essere migliorati e resi perfetti, come diano al giocatore la migliore esperienza possibile. Lo stesso sistema può essere presente in due giochi e non venir considerato la stessa cosa. Il nostro lavoro è quello di essere certi che ci sia un buon numero di possibilità e che sia garantita l'abilità di combinarle in un modo che dia vita a una esperienza fantastica. I sistemi sono simili quando gli sviluppatori non sono stati in grado di sfruttare a pieno ciò che quei sistemi avrebbero potuto portare.

"Quando un sistema è davvero adatto a garantire divertimento il team sa che funzionerà e alla fine ciò che conta è l'esperienza. Ci stiamo prendendo parecchio tempo su ogni nostro gioco per essere certi che siano molto diversi l'uno dall'altro. Questo è sempre stato l'obiettivo ma se guardate ad alcuni giochi lanciati recentemente, anche Horizon: Zero Dawn, ha ancora preso gli stessi sistemi che abbiamo noi. Il motivo è che nell'industria guardiamo sempre ad altri giochi e ad altri publisher. Un gioco è molto complesso quindi ci aiuta a proporre una buona esperienza".

Guillemot ha anche detto la sua sul sempre maggiore interesse della compagnia nei confronti dei giochi prettamente multiplayer sottolineando come si tratti della tipologia di titoli più richiesta e che di conseguenza è necessario adattarsi a ciò che il pubblico cerca e al modo in cui certe generazioni vogliono giocare.

Cosa pensate delle parole del CEO di Ubisoft e dei punti in comune tipici degli open-world?