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Hable: "utilizzare il cloud computing per migliorare le performance è estremamente difficile"

L'ex sviluppatore di Naughty Dog parla delle potenzialità di questa tecnologia.

Il cloud rappresenta sicuramente una tecnologia molto interessante per il miglioramento delle performance delle console di nuova generazione ma il cloud computing può effettivamente avere un impatto notevole sulla qualità di un videogioco?

L'ex sviluppatore di Naughty Dog e boss di Filmic World, John Hable, è convinto che sarà molto difficile sfruttare il cloud computing in questo senso.

"Non posso commentare applicazioni specifiche o i tempi di questa tecnologia ma posso fornirvi una vissione complessiva delle sfide che deve affrontare. In poche parole, è difficile, molto difficile. L'idea d'altro canto è certamente interessante. Abbiamo tutti questi server nel cloud. Intuitivamente ha senso affidare parte del lavoro a questi server ma il diavolo è nei dettagli.

"Il problema più grande è la latenza. Quanto tempo ci vuole per andare dal vostro computer (o console) al cloud e ritorno? Ci vuole del tempo per inviare dati al cloud permettere ai server di elaborarli e reinviarli. Nei videogiochi è necessario ottenere i risultati dell'elaborazione istantaneamente o quasi. Il tempo necessario per tutto questo processo potrebbe richiedere diversi secondi anche utilizzando una connessione ad altà velocità."

Hable sottolinea, inoltre, che ci potrebbero essere anche altri tipi di problemi, come la perdita di pacchetti di dati o problemi nella potenza del segnale. L'ex Naughty Dog crede che ci sia spazio per qualche particolare tecnica di rendering ma che, allo stesso tempo, affidare semplicemente dei dati da elaborare ad un server remoto non può funzionare.

Cosa pensate dell'opinione di Hable? Utilizzare il cloud computing per migliorare le performance è, allo stato attuale, effettivamente inattuabile?

Fonte: Gaming Bolt