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'Half-Life: Alyx avrebbe dovuto essere la svolta per la VR ma ha fallito'

L'opinione di Paul Tassi di Forbes delinea un mercato che continua a essere di nicchia e forse lo sarà per sempre.

Ne avevamo già parlato prima del lancio con un articolo che si chiedeva proprio: Half-Life: Alyx sarà in grado di togliere la VR dal suo status di nicchia? A quasi un mese dal lancio gli opinionisti e i giornalisti di settore iniziano a tirare le prime somme e proprio una di queste opinioni non può che accendere il dibattito sullo stato attuale della realtà virtuale.

Paul Tassi di Forbes ha pubblicato un articolo in cui analizza l'impatto che Half-Life: Alyx ha avuto sul segmento realtà virtuale dell'universo videoludico. Come sottolinea lo stesso Tassi, senza tener conto di Persona 5 Royal (che non è esattamente un gioco completamente nuovo) Alyx è il miglior nuovo titolo del 2020 al momento, almeno a livello di voti. L'articolo pubblicato non ne fa nemmeno una questione di qualità dato che tutti coloro che hanno provato il titolo hanno solo opinioni positive in merito.

"Non solo uno dei miglior giochi per VR ma uno dei miglior titoli in generale". Il progetto di Valve può essere considerato il videogioco da giocare assolutamente per la realtà virtuale, quel titolo in grado di spingere le persone verso l'acquisto di un visore. Tassi, però, ribalta il discorso:

"Nonostante tutto è difficile non pensare a uno scenario in cui non sia Alyx a portare attenzione verso la VR ma sia in realtà la VR a spingere una larga parte del pubblico dei giocatori a ignorare completamente Alyx nonostante i voti altissimi. Moltissime persone semplicemente non possono giocarlo e per quanto sia di ottima qualità non è abbastanza per convincere i giocatori a comprare visori e hardware dedicati in grado di farlo girare alla perfezione (e tra l'altro anche se lo avessero voluto fare le scorte di Valve Index non sono state esattamente all'altezza)".

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Anche un'analisi dei giocatori fatta attraverso Steamcharts e SteamDB rivelerebbe come il picco di giocatori del lancio, 42.000, sia il migliore per un gioco VR ma sia anche un numero che nel tempo è calato con decisione. Tassi arriva anche a pensare che forse non ci sarà mai il momento di svolta per la realtà virtuale.

"Non so cosa sarà necessario per far attecchire la VR. Sembra sempre più probabile che non ci sarà mai un momento del genere e che se la realtà virtuale continuerà a crescere lo farà solo con molta lentezza. Non sarei sorpreso se dovesse rimanere una nicchia per una decina di anni o anche per venti. L'interesse, superato un gruppo di giocatori molto specifico, semplicemente non c'è".

Cosa pensate delle parole di Tassi? Credete che la VR avrà un punto di svolta o il destino della tecnologia è quello di rimanere comunque oggetto dell'interesse di una nicchia? Sarà anche per questo motivo che Microsoft continua a non investire con decisione nella realtà virtuale?

Fonte: Forbes