Half-Life in VR con un prequel? Half-Life 3 non avrebbe potuto puntare a una nicchia
Strategie e consapevolezza in casa Valve.
Half-Life: Alyx è un capolavoro ma non è di certo il capolavoro che molti fan si aspettavano dopo 13 anni di attesa. Valve ha scelto di realizzare un titolo VR e cosa non da poco di creare un prequel piuttosto che un sequel vero e proprio. Il motivo? Strategie e consapevolezza tenendo conto di ciò che dovrebbe essere e potrebbe essere Half-Life 3.
A discutere della natura di prequel di Half-Life: Alyx e delle scelte di Valve il level designer Dario Casali, il designer Greg Coomer e l'artista Robert Briscoe, in un'intervista che fa parte del numero di maggio di EDGE.
"C'è una ragione se abbiamo deciso di realizzare un prequel. Abbiamo riconosciuto che la piattaforma VR era limitata a livello di pubblico e abbiamo anche riconosciuto che questo non è Half-Life 3. Non volevamo lanciare un'opera che avrebbe fatto avanzare la storyline oltre Half-Life 2 ma che moltissimi non sarebbero stati in grado di giocare, non volevamo che le persone senza un visore si sentissero escluse.
"Per certi versi realizzare questo capitolo nel modo in cui è stato realizzato è stata una decisione difficile considerando l'hardware non disponibile per una grande porzione di coloro che vorrebbero giocarci. Quella è stata una questione su cui abbiamo dovuto confrontarci e che continuerà a farci pensare in futuro. Realizzare solo Half-Life per un pubblico relativamente piccolo non è un nostro obiettivo".
Coomer è comunque convinto che Alyx porti avanti la trama, semplicemente non lo fa direttamente e cronologicamente dopo gli eventi di Half-Life 2. A questo punto non ci resta che attendere la nuova mossa di Valve ma almeno sappiamo che non dovremo aspettare per altri 13 anni.
Fonte: WccfTech