Holodexxx è il 'videogioco erotico' che ha perso $20.000 nella lotta contro la definizione di 'pornografia' di Steam
Un progetto VR con Riley Reid e altre "sex worker" in lotta contro Valve.
Che lo sappiate o meno Steam ospita parecchi videogiochi che includono contenuti espliciti per adulti ma allo stesso tempo l'etichetta di pornografia che regola la piattaforma Valve rimane a dir poco nebulosa. Cosa viene accettato e cosa no? Gli sviluppatori di Holodexxx stanno cozzando con questa nebulosità da mesi e ormai sono in perdita dopo aver speso circa $20.000 per...niente.
Holodexxx viene definito un videogioco erotico in VR in cui è possibile interagire con versioni virtuali di sex worker reali con elementi di IA che guidano le performance. I creatori parlano di un progetto etico e positivo che è stato realizzato con la collaborazione di diverse associazioni di sex worker e che include nomi anche piuttosto noti come Riley Reid, Tori Black o Mia Malkova.
Come detto Steam ospita diversi giochi per adulti con contenuti decisamente più spinti e "contorti" di quelli proposti da Holodexxx ma nonostante questo Valve ha sempre bloccato il progetto, anche dopo demo molto limitate e caratterizzate da contenuti tagliati e censure assortite. Tutto è partito con il tentativo di lanciare un'esperienza "PG-13" (e quindi tutt'altro che porno) che proponesse una versione completamente vestita dell'attrice Riley Reid insieme a un video censurato di star dell'industria per adulti. Valve ha bloccato tutto: "la pornografia non è ammessa su Steam".
A questo punto gli sviluppatori hanno speso altro tempo e denaro per una demo senza il video censurato e proponendo la semplice possibilità di guardare un modello dell'attrice Marley Brinx all'interno di un ambiente virtuale. Anche in questo caso Valve ha bollato il tutto come pornografia. Poi è arrivato il tentativo più importante e corposo: Holodexxx Home.
Holodexxx Home è un'esperienza interattiva più elaborata con un sistema di dialoghi e una diretta interazione fisica che vede gli utenti "svestire" un personaggio virtuale. Sono tutti elementi presenti in molti giochi accettati su Steam e quindi gli sviluppatori pensavano di non incontrare problemi ma anche in questo caso niente da fare.
"Se un artista 3D ricreasse una performer di contenuti per adulti reale da zero utilizzando sistemi tradizionali e non la fotogrammetria ci sarebbero problemi? Questo sarebbe accettabile? Se stilizzassimo i personaggi ma mantenessimo le loro identità intatte incontreremmo problemi? Riley Reid può apparire in un videogioco realistico e con contenuti sessuali come Cyberpunk 2077 anche se dovesse mostrare il proprio seno? In generale può apparire in un videogioco qualsiasi?"
Com'è facilmente intuibile gli sviluppatori di Holodexxx hanno deciso di chiedere esplicitamente a Valve una spiegazione più dettagliata di quello che viene considerato pornografia presentando tutte queste domande. La risposta? Nessuna.
L'ipotesi è che il problema sia la presenza di versioni virtuali create attraverso la fotogrammetria di persone reali legate all'industria per adulti ma per l'appunto è una ipotesi, la chiarezza sarebbe decisamente più utile per tutti. Mancano delle linee guida e il silenzio radio continua nonostante le pressioni e il coverage che Holodexxx sta ricevendo soprattutto oltreoceano.
La questione videogiochi erotici/pornografici è più viva che mai e Valve dovrebbe condividere delle linee guida chiare ed esplicite. Il problema, come sottolineato dagli sviluppatori stessi, non è il vietare un progetto o meno ma è il non sapere il motivo e non sapere cosa fare per riuscire a venire accettati sulla piattaforma.
Fonte: Kotaku