"HoloLens: cancellate il contratto da $480 milioni con l'esercito americano"
Gli impiegati di Microsoft chiedono ai dirigenti di non svendere i valori etici dell'azienda.
Questa mattina vi abbiamo parlato dell'annuncio di HoloLens 2 ma facciamo un passo indietro. Nel mese di novembre vi avevamo parlato di un contratto da $480 milioni tra Microsoft e l'esercito americano. L'accordo in questione è legato agli HoloLens, visore pensato per la realtà virtuale e soprattutto la realtà aumentata che può essere utilizzato in tantissimi ambiti e per una miriade di scopi.
Proprio questo contratto ha spinto diversi dipendenti di Microsoft a organizzare un gruppo che ne sta chiedendo la cancellazione alla compagnia e in particolare al presidente Brad Smith e al CEO, Satya Nadella. Sottolineando la necessità di seguire delle linee etiche molto rigide, il gruppo chiede anche di terminare qualsiasi sviluppo di tecnologie per armi, di progettare un uso accettabile per i propri prodotti e di stabilire un nuovo consiglio etico per monitorare le attività del colosso di Redmond.
Il contratto punta a diffondere l'utilizzo dell'Integrated Visual Augmentation System (IVAS) con la tecnologia HoloLens integrata al fine di "aumentare la letalità potenziando l'abilità di individuare, decidere e ingaggiare prima del nemico".
Ecco la lettera aperta condivisa da Microsoft Workers 4 Good:
Qui di seguito alcuni passaggi particolarmente importanti della lettera:
"L'applicazione di HoloLens all'interno dell'IVAS è progettato per aiutare le persone a uccidere. Verrà lanciato sul campo di battaglia e trasformerà sempre più la guerra in una sorta di "videogioco" simulato distanziando ulteriormente i soldati dall'orribile posta in gioco che caratterizza la guerra e dalla realtà di un vero e proprio spargimento di sangue.
"Inoltre molti ingegneri hanno contribuito alla realizzazione di HoloLens prima che questo contratto esistesse e hanno quindi perso la propria abilità di prendere decisioni su ciò su cui hanno lavorato rimanendo implicati nel ruolo di speculatori di guerra senza averne la benché minima idea".
Microsoft non ha commentato direttamente la petizione del gruppo e al momento c'è stata solamente la risposta di un portavoce della compagnia riportata da The Guardian: "la compagnia apprezza sempre il feedback ricevuti dai propri impiegati".