I fondatori di Mojang lasciano lo studio dopo l'acquisizione di Microsoft
Notch spiega i motivi della vendita.
"Non è per il soldi, è per la mia sanità mentale"
Con queste parole Markus "Notch" Persson spiega i motivi dietro alla vendita di Mojang e Minecraft a Microsoft, da poco ufficializzata, in un post sul proprio sito.
"Ero a casa con un brutto raffreddore un paio di settimane fa, mentre su internet esplodeva l'avversione verso di me a causa di una storia con l'EULA con cui non avevo niente a che fare", si legge nel post.
"Ero confuso. Non capivo. Mi sono reso conto che non avevo la connessione con i miei fan che pensavo di avere. Sono diventato un simbolo".
Notch prosegue: "Non voglio essere un simbolo, responsabile per qualcosa di grande che non capisco, su cui non voglio lavorare e che continua a tornare verso di me. Non sono un imprenditore. Non sono un CEO. Sono uno sviluppatore nerd a cui piace scrivere le proprie opinioni su Twitter."
Poi aggiunge: "Non appena l'accordo sarà completato, lascerò Mojang e tornerò a Ludum Dare e a piccoli esperimenti sul web. Se dovessi accidentalmente fare qualcosa di simile, probabilmente la abbandonerà immediatamente".
In una breve FAQ sul sito ufficiale, inoltre, lo studio conferma che i fondatori Notch, Carl Manneh e Jakob Porser lasceranno la compagnia, senza svelare quali saranno i loro piani futuri.
Nelle stesse FAQ si legge che al momento non ci sono programmi per Scrolls, titolo annunciato diverso tempo fa, e viene confermato che l'azienda è stata comprata per 2,5 miliardi di dollari.