Wii U: CPU da 1.24GHz, GPU da 550MHz
Il Digital Foundry esamina i dati forniti dagli hacker.
Trattenuti a malapena dagli accordi di non divulgazione, molti sviluppatori hanno espresso malcontento riguardo l'architettura hardware di Wii U senza però scendere in dettagli tecnici. La dichiarazione più precisa che si è avuta finora è stata quella di Katsuhiro Harada, produttore di Tekken Tag Tournament 2, secondo cui la scarsa velocità di clock della CPU di Wii avrebbe spinto gli sviluppatori a cercare “soluzioni creative”. Ieri, un post dell'hacker di Wii e PS3 Hector Martin (noto nell'ambiente come Marcan42) ha fornito per la prima volta cifre precise:
"Esattamente 1.243125GHz per la CPU. Processore tri-core PowerPC 750 (simile all'architettura Broadway di Wii, con più cache). 549.999755MHz per la GPU."
Avendo già contribuito alla scoperta di hack per la prima Wii insieme al Team Twizzers, e collaborato con altri hackers come membro di fail0verflow (il team che ha abbattuto le difese di PlayStation 3), Martin è una fonte considerata attendibile. Alla richiesta del metodo con il quale sono stati ottenuti i dati in questione, Marcan42 si è rifiutato di scendere in dettagli ma ha suggerito che il procedimento comporta degli hack di Wii U. Questo secondo commento lascia intendere che il processo di ingegneria inversa sulla nuova console di Nintendo sarebbe già in fase avanzata, favorito dalla somiglianza del nuovo hardware con quello di Wii. Inoltre, i procedimenti più efficaci per bucare l'architettura di Wii non sono mai stati resi noti, ed è probabile che Nintendo non abbia quindi potuto porre rimedio a eventuali falle ereditate dalla precedente architettura.
I commenti di Marcan42 avvalorano le voci sulla provenienza della CPU di Wii U che suggerivano una forte somiglianza con l'architettura Broadway di Wii, a sua volta simile a quella dei PowerPC 750 che IBM ha fatto debuttare nel 1997. Il processore, ancora piuttosto moderno all'epoca del debutto del GameCube nel 2000, era stato poi overcloccato a 729MHz per il suo inserimento nell'architettura di Wii, al debutto nel 2006. La transizione a Wii U ha visto una velocità di clock quasi raddoppiata, i core triplicati e l'inserimento di una cache più grande. Altre fonti hanno suggerito ulteriori potenziamenti effettuati alla tecnologia preesistente, come l'esecuzione fuori ordine assente in Xbox 360 o PlayStation 3. Marcan42 ha anche indicato che la nomenclautra formale della CPU sarebbe effettivamente “Espresso” come trapelato in passato.
Il tutto indica che Wii U sarebbe il risultato dell'evoluzione dello stesso processo che ha portato al concepimento della Wii con una velocizzazione e riarrangiamento dell'architettura, pensati per facilitare la retrocompatibilità. Se da un lato questa è una buona notizia per chi possiede un vasto catalogo di software Wii, dall'altro è un duro colpo per le speranze di chi attendeva un salto generazionale nelle prestazioni. A livello hardware non c'è confronto: Xbox 360 opera a 3.2GHz con sei threads distribuiti su tre processori, un equivalente di 1.6GHz per thread.
Martin afferma però che la CPU di Wii U non va giudicata solamente in base alla velocità di clock. Anche con la differenza di velocità e un solo thread per core, sarebbe come paragonare due processori differenti.
Alle affermazioni di chi suggerisce che la velocità potesse riferirsi alla CPU inattiva, Marcan42 ha risposto che i valori sono esattamente quelli previsti per un design simile.
La conclusione di Martin in merito è: “La CPU di Wii U non è niente di eccezionale, ma non dite che è molto peggiore di quella di Xbox 360 perché non lo è”.
" La CPU di Wii U non è niente di eccezionale, ma non dite che è molto peggiore di quella di Xbox 360 perché non lo è"
Chiaramente ci sono dei problemi. La Legge di Moore prende come indice di potenza computazionale il numero di transistor presenti in un dato componente. Con una dimensione del wafer di 33mm2, la CPU di Wii U è molto più piccola di quella dei processori di Xbox 360 e PlayStation 3. Con le dimensioni combinate di CPU e GPU dell'architettura Xenon sui 70mm2, l'intera CPU di Wii U usa all'incirca la stessa quantità di silicio di un core 360 con cache L2.
Entrambi i processori dovrebbero essere costruiti tramite processi produttivi a 45 nanometri, quindi la densità dei transistor è più o meno paragonabile. Con un tale deficit, anche considerando il salto generazionale nell'efficienza, sarà difficile per la CPU di Wii U fare la differenza e questo è probabilmente il motivo delle difficoltà denunciate dagli sviluppatori.
Al momento stiamo cercando conferme sulle ipotesi di Marcan42 da parte di fonti coinvolte nello sviluppo .