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IGN e gli articoli pro-aiuti per la Palestina rimossi? I dirigenti sembrano aver il capro espiatorio per uscirne 'puliti'

"Dentro la battaglia per l'indipendenza editoriale".

Sono passati circa una decina di giorni da quando la controversia legata alla rimozione da IGN.com di alcuni articoli pro-aiuti per la Palestina ha tenuto banco. Un silenzio radio che però non coinciderebbe di certo con la mancanza di novità, tutt'altro. Ma andiamo con ordine.

Il 16 maggio su IGN.com e Game Informer sono stati pubblicati degli articoli che invitavano a sostenere diverse organizzazioni umanitarie pro-Palestina durante gli scontri che purtroppo imperversano nella zona di Gaza. Gli articoli sono stati rimossi sollevando un polverone e una successiva lettera aperta di buona parte dello staff di IGN.com, una lettera contro i dirigenti di J2 Global e Ziff Davis, effettivi proprietari del portale e presunti colpevoli di questa rimozione.

Staff contro dirigenti per mantenere una assoluta libertà editoriale. Come detto veniamo da una decina di giorni di silenzio sulla questione ma come stanno andando le cose? Diverse fonti anonime e interne a IGN hanno confermato a FanByte che la situazione avrebbe preso una piega piuttosto strana.

Inizialmente il chief content officer e co-fondatore di IGN, Peer Schneider, aveva confermato che la lettera era arrivata alle persone giuste e che sarebbe stata presa in considerazione portando anche a un confronto aperto e diretto tra dirigenti e staff. Poi l'improvviso dietrofront: dal nulla Schneider si è assunto l'assoluta responsabilità della rimozione trasformando il tutto in una "semplice" scelta editoriale e non in una megacorporazione che blocca la libertà dei giornalisti di IGN.

Peer Schneider è solo un capro espiatorio?

Le fonti parlano di una assunzione di colpa incredibilmente improvvisa considerando che Schneider non aveva mai neanche lontanamente accennato a una propria responsabilità in merito alla rimozione degli articoli. La sensazione di molti è che Schneider sia una sorta di capro espiatorio che permetterebbe a J2 Global e Ziff Davis di mantenere una certa estraneità rispetto ai fatti.

Chi ha parlato con FanByte ha confermato che tra i giornalisti "il morale è ai minimi storici" e che figure come il presidente di Ziff Davis, Steve Horowitz, starebbero facendo tutto il possibile per seminare zizzania tra lo staff lanciando anche gravi accuse (molti firmatari della lettera contro i dirigenti sarebbero stati minacciati) senza alcuna prova a sostegno.

La situazione interna a IGN.com sembra tutt'altro che rosea.

Fonte: FanByte