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Il creatore del GDR cartaceo Cyberpunk 2020 Mike Pondsmith è d'accordo sull'uso della prima persona in Cyberpunk 2077

A quanto pare CD Projekt è sulla strada giusta.

Mike Pondsmith, il creatore del GDR cartaceo Cyberpunk 2020 ha avuto modo di provare l'attesissimo Cyberpunk 2077, esplorando una grande area in una demo privata di 50 minuti.

Come riporta Polygon, Pondsmith si è detto molto soddisfatto dei temi politici affrontati nel gioco e ha mostrato un certo apprezzamento verso la visuale in soggettiva:

"Amo la prima persona perché a volte riesce a dare una visione periferica dell'area. Capiterà di attraversare una strada e nel mentre potresti sentire qualcuno dire qualcosa dietro di te, devi necessariamente girarti per capire cosa sta succedendo, non hai mai la situazione completamente sotto controllo, il che garantisce un'esperienza più solida."

Pondsmith ha inoltre lodato la decisione di inserire temi politici nel gioco e si è detto molto contrariato dalle critiche verso CD Projekt per tale decisione:

"La tecnologia permette la ribellione, permette il cambiamento. Permette alle persone in basso di andare contro quelli in alto. Dai tempi degli antichi egizi ci sono persone in basso e in alto, è storia, è quello che fanno le persone. Ci sono sempre persone che combattono e questo provoca una sanguinosa ribellione ogni 40 anni circa. Non c'è nulla di nuovo, sono nuove le tecnologie che permettono agli ultimi di combattere i privilegiati, di sfidare chi sta al potere e trovare nuove forme di potere."

Cosa ne pensate di queste dichiarazioni? Siete d'accordo con Mike Pondsmith, il papà di Cyberpunk 2020?