Il Primo Ministro canadese si scaglia contro il Gamergate
Justin Trudeau: "Dobbiamo opporci alla misoginia nei videogiochi".
Il Gamergate è uno degli argomenti più delicati del panorama videoludico ed è, quindi, comprensibile che anche personalità di un certo rilievo decidano di esprimere la propria opinione in merito.
MCV ha riportato le dichiarazioni del Primo Ministro canadese, Justin Trudeau, che ha deciso di schierarsi apertamente contro il Gamergate e contro la misoginia nei videogiochi.
"Si, si. Sono un femminista. Sono orgoglioso di esserlo. Mia mamma mi ha cresciuto come tale. Mio padre mi ha cresciuto, era una generazione differente ma mi ha cresciuto insegnandomi ad avere rispetto e a difendere i diritti di chiunque e la mia identità si è basata molto su questi concentti, e sono orgoglioso di definirmi un femminista.
"Le cose che vediamo online, sia che si tratti del Gamergate o della misoginia nei videogiochi nella cultura popolare, sono qualcosa contro il quale dobbiamo schierarci e agire. Come leader e genitori dobbiamo essere sicuri di combattere la misoginia in tutte le sue forme e in ogni luogo in cui si possa annidare, sia che si tratti di magazine di moda o di musica popolare o di cultura popolare. Dobbiamo collaborare insieme."
Un discorso quello del ministro che in certi punti ha rischiato di sfociare in pericolosi stereotipi (anche razziali) ma che si scaglia anche contro il Gamergate, un fenomeno che ha visto diverse personalità legate al mondo dei videogiochi come Zoe Quinn, Briann Wu e Anita Sarkeesian, vittime di molestie.
Cosa pensate del Gamergate e delle dichiarazioni di Trudeau?