In Nuova Zelanda è stato bandito un gioco, "Inneggia all'odio e al terrorismo"
Un nuovo caso di censura videoludica.
In Nuova Zelanda si è registrato un nuovo e recente caso di "censura videoludica".
Come possiamo vedere, infatti, le cronache riportano il caso di un videogame bandito dall'ente di controllo neozelandese, in quanto "inneggiante all'odio e al terrorismo".
Come ricorderete, proprio la Nuova Zelanda è stata teatro di un gravissimo caso di terrorismo, stiamo parlando dell'attentato alla moschea della città di Christchurch. Ebbene, in questo contesto, è facile immaginare come un gioco come quello in oggetto non sarebbe passato certo inosservato.
Il videogame di cui stiamo parlando, infatti, spinge il giocatore a sparare contro ogni soggetto che non sia un maschio bianco eterosessuale. Una missione singolare anche per un innocuo videogioco, che dal punto di vista morale e sociale non è passato di buon occhio davanti al capo dell'organo per la censura, David Shanks, il quale ha affermato che il gioco in questione è stato fatto in modo economico e rozzo, e che risultasse chiaro che fosse stato commercializzato per puri scopi propagandistici, a sostegno e celebrazione degli attacchi da parte degli "suprematisti bianchi".
Cosa ne pensate di tutta questa storia? Siete d'accordo con la decisione dell'organo neozelandese?
Fonte: Rockpapershotgun