Injustice 2 Mobile, combattere contro Poison Ivy per celebrare il Pride Month? Gli sviluppatori chiedono scusa
Non è mai stata una decisione saggia.
Warner Bros. Games, responsabili di Injustice 2 Mobile, si sono scusati pubblicamente per l'incredibile gaffe avvenuta pochi giorni fa, legata ad una particolare sfida collegata al Pride Month, la celebrazione dell'orgoglio LGBTQIA+.
Per chi non lo sapesse, gli sviluppatori del titolo mobile avevano recentemente pubblicato una nuova sfida mondiale, come di consueto per il gioco, questa volta intitolata Love Conquers All e dedicata al Pride Month.
In essa, i giocatori non dovevano far altro che sfidare Poison Ivy, una dei combattenti del gioco. Le vittorie di tutti i giocatori sarebbero poi servite per sbloccare delle ricompense collettive.
Il problema? Poison Ivy è, canonicamente nell'universo DC, un personaggio bisessuale, il quale ha avuto rapporti con uomini ma, soprattutto, con donne, come la ben nota Harley Quinn.
In sostanza, Injustice 2 stava premiando i giocatori per pestare e prendere a pugni un personaggio LGBTQIA+, proprio nel mese del Pride. Come sottolineato da molti, le alternative esistevano eccome: si poteva, ad esempio, realizzare una sfida calcolando le vittorie dei giocatori che usavano personaggi queer, come Ivy e Quinn, oppure Wonder Woman e Green Lantern.
Inutile dire che la community di giocatori non l'ha presa per niente bene e ha chiesto a gran voce le scuse di publisher e sviluppatori, le quali non si sono fatte attendere:
"Ci rendiamo conto che la nostra ultima Global Challenge associata con il Pride era insensibile e inappropriata. La violenza vera contro la comunità LGBTQIA+ e le donne è fin troppo comune e dovremmo cercare di terminare quel genere di violenza, non normalizzarla. Ci scusiamo con la comunità e, soprattutto, con i membri LGBTQIA+. Cercheremo di ascoltare e di fare meglio.".
In seguito a queste scuse, Warner Bros. ha rimosso tutti i tweet legati all'evento di Injustice 2, incluso quello in cui si congratulava con i giocatori per le 175.000 sconfitte di Poison Ivy.
La comunità LGBTQIA+ non vede di buon occhio le grandi corporazioni durante il Pride Month in quanto, a loro opinione, molte aziende si limitano a trasformare il proprio logo in un arcobaleno e basta, segno che il loro supporto sia fittizio e inesistente, privo di qualsivoglia reale interesse.
Errori del genere, facilmente evitabili con un minimo di considerazione, non contribuiscono ad allontanare questi dubbi.
Fonte: Polygon