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Jessica Curry abbandona il ruolo di co-direttrice di The Chinese Room

Tra problemi di salute e difficoltà con Sony e i media.

Jessica Curry, co-direttrice della software house indipendente The Chinese Room, ha annunciato che abbandonerà il proprio ruolo all'interno del team per portare avanti i propri progetti personali anche se continuerà a collaborare con i suoi vecchi colleghi occupandosi soprattutto del comparto audio delle future produzioni.

Come rivelato su un post pubblicato sul blog dello studio britannico, Curry ha deciso di rinunciare al proprio ruolo soprattutto a causa di problemi di salute (una malattia degenerativa) ma anche a rapporti non semplici con Sony e con i media.

La Curry ha descritto i rapporti con Sony (Everybody's Gone to the Rapture è un'esclusiva PS4) come "tossici" tanto che il modo in cui la software house è stata trattata l'ha lasciata "incredula". Altri problemi sono derivati dal modo in cui i media l'hanno trattata, definendola come l'assistente di Dan Pinchbeck (co-direttore di The Chinese Room e marito della Curry) e non riconoscendole alcun merito per il suo ruolo di co-direttrice.

"Credo che in parte sia stata colpa mia. Non mi piace parlare in pubblico e Dan invece lo adorava e per questo è diventata la figura pubblica dello studio. Le persone hanno iniziato a pensare che lui fosse la forza creativa della compagnia e non volendo sembrare egoista ho lasciato che tutti continuassero a crederlo.

"Lo scorso anno ho avuto un'idea molto bella per Rapture. Dan è andato a Los Angeles e ne ha parlato a Sony. Quando è tornato gli chiesi 'cosa hanno pensato della mia idea?' Lui ammise che disse che l'idea arrivava da uno dei membri del team, non da me. Fu davvero sconcertato dalla mia rabbia e mi chiese: 'ma perché importa chi si prende il merito?' Gli risposi che non importava solo quando era lui a prendersi tutti i meriti e mi resi conto che l'unico modo per vedere riconosciuto il mio lavoro era quello di allontanarmi da Dan.

"Questo non è un modo per respingere lui ma la società che ancora non riesce ad accettare il fatto che una donna possa essere tanto talentuosa quanto l'uomo con cui condivide la propria vita."

Quella di Jessica Curry è una testimonianza che sicuramente fa riflettere sull'attuale stato dell'industria videoludica e soprattutto del giornalismo specializzato. Cosa ne pensate?