Josef Fares: "le persone rimarrebbero sorprese se scoprissero come EA tratta gli sviluppatori indie"
Secondo il director di A Way Out, la compagnia crede fermamente nel supporto ai titoli indie.
Molti giocatori considerano EA come uno dei mali dei videogiochi, una società che mette il profitto di fronte a qualsiasi altra cosa.
Tutto questo è arrivato alla luce con l'uscita di Star Wars Battlefront 2, un ottimo shooter che però è stato completamente minato da un sistema di progressione legato alle microtransazioni.
Il gioco è stato rilasciato durante l'apice della discussione sull'etica delle lootbox e si è scontrato con il giudizio negativo di tutti, inclusi fan del gioco e giornalisti specializzati.
A quanto pare, però, dietro le quinte EA non sarebbe affatto male. Certo, le microtransazioni in Battlefront 2 sono state criticate pesantemente, ma la società è anche responsabile di alcune decisioni aziendali che sono molto positive.
Ad esempio, dà a tutti i giochi indipendenti che pubblica il 100% dei profitti. Aiuta a metterli sul mercato e non vuole un soldo per il carico di lavoro.
All'inizio di quest'anno, EA ha pubblicato A Way Out, e il titolo ha venduto oltre un milione di copie. Tutto il denaro ricavato è stato ricollocato nello studio di sviluppo Hazelight, permettendogli di concentrarsi, quindi, sul suo prossimo gioco.
A tal proposito giungono le dichiarazioni del director del titolo, Josef Fares, riportate da VG247.com, dalle quali apprendiamo che la gente, in realtà, sarebbe sorpresa dal modo in cui EA tratta gli sviluppatori indie.
"Mi piacerebbe pubblicare alcune email private. Penso che le persone rimarrebbero sbalordite se leggessero queste mail. EA supporta tantissimo gli sviluppatori indipendenti. Lo so, nessuno ci crede, ma è la verità. Tutte le grandi società fanno passi falsi, le persone entrano ed escono dall'industria videoludica ogni giorno. Noi come sviluppatori dobbiamo soltanto concentrarci a fare dei giochi che possono piacere ai giocatori e basta"
Che ne pensate?