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Kaplan su Overwatch: dall'inclusività alla sessualità di Tracer

"È importante mostrare le cose normali in quanto tali".

Mentre si sta discutendo con una certa insistenza del prossimo eroe di Overwatch, il game director del gioco è salito sul palco del DICE nella giornata di ieri parlando tra l'altro del modo in cui è stato costruito il mondo di gioco e dell'approccio al character design.

Il director, Jeff Kaplan, si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni sulla diversità, l'inclusività e anche la sessualità di Tracer. Ecco quanto riportato da Eurogamer.net:

"Ciò che è stato strano per noi è il fatto che Overwatch abbia dato vita a diverse discussioni sulla diversità. Fu un argomento molto caldo durante lo sviluppo di Overwatch. Penso che sia molto interessante il fatto che le persone pensassero che la diversità fosse il nostro obiettivo ma non era così. Ciò che ci interessava era creare un gioco, un universo, un mondo in cui tutti si sentissero benvenuti. L'inclusività e l'avere la mentalità aperta era il vero obiettivo. Volevamo che ci fosse la sensazione che ogni persona potesse essere rappresentata dal gioco".

Kaplan ha anche parlato della sessualità di Tracer.

"Il fumetto Reflections ha rivelato che Tracer ha una fidanzata e non un fidanzato come alcuni si aspettavano e questo fa tutto parte di ciò che pensiamo all'interno del team: le cose normali sono normali. È importante mostrare le cose normali in quanto tali, per farle diventare ancora più normali. Molte persone si aspettavano che altri personaggi potessero rappresentare la comunità LGBT e non a Tracer. Per noi ciò che conta di quest'eroina è prima di tutto il suo essere un'eroina forte che viaggia nel tempo.

"Stavo preparando questo discorso e mi sono preso un momento per studiare alcuni degli shooter degli ultimi dieci anni e guardavo a questi giochi e questi sono alcuni dei miei giochi preferiti di tutti i tempi. Ho iniziato a notare un trend mentre mettevo insieme le loro copertine. Il trend sembrava indicare sempre la presenza di grandi soldati muscolosi e mi ha fatto pensare a quanto Overwatch fosse diverso. È molto diverso avere un personaggio LGBT sulla copertina che è anche una donna, quindi è qualcosa di cui siamo piuttosto orgogliosi".

Cosa pensate delle parole di Kaplan?