Kickstarter nella bufera, il capo della community lascia dopo la chiusura del suo controverso progetto RPG
Crowdfunding sconsiderati.
Luke Crane, vice presidente e capo della community di Kickstarter, ha dichiarato oggi che abbandonerà ogni incarico in seguito alla cancellazione del suo controverso progetto The Perfect RPG, avvenuta a inizio mese. La decisione è arrivata consensualmente tra Crane e la direzione di Kickstarter, per evitare ogni ulteriore polemica in merito che coinvolgesse anche la piattaforma o altre persone anche solo collateralmente coinvolte.
Il tutto nasce dal crowdfunding di un GDR tabletop dal titolo The Perfect RPG, la cui campagna Kickstarter è stata lanciata dallo stesso Crane lo scorso 27 febbraio, con un discreto successo che lo ha portato ben presto sopra la soglia garantita di realizzazione. L'idea dietro al gioco era quella di una piccola collezione di piccoli gdr di diversi autori, tutto amici o conoscenti di Crane, uniti sotto la stessa bandiera. Il problema arriva dalla presenza, nel collettivo, dell'ormai famigerato game designer Adam Koebel. Koebel, noto come co-designer del popolare sistema Dungeon World, nel 2020 ha ospitato una sessione GDR live all'interno del suo format Twitch Far Verona in cui si ha avuto luogo una violenza sessuale simulata "in gioco" che gli è costata naturalmente carissima, inclusa la cancellazione del suo programma e lo stigma sociale nella community dei giochi di ruolo.
Una volta che la sua presenza è stata notata all'interno degli autori di The Perfect RPG la polemica è istantaneamente sorta, rischiando di coinvolgere tutti i nomi correlati, anche solo indirettamente. Crane si è dovuto dunque scusare e cancellare l'intero progetto. Per evitare ogni altra ripercussione, ad ogni modo, arrivano ora le scuse pubbliche e la decisione di allontanarsi egli stesso dalla piattaforma di crowdfunding.
"Nel creare questo progetto, ho fatto una serie di passi falsi ed errori di valutazione che si sono sommati a una madornale svista da parte mia e sono completamente responsabile della situazione corrente e dei suoi effetti" afferma Crane, che si professa in buona fede anche riguardo alla parte di storia che parla di poca trasparenza sui nomi partecipanti al progetto, sia verso il pubblico che verso gli autori stessi.
Fonte: Polygon