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Il lungo e travagliato sviluppo di Kingdom Hearts III? Tetsuya Nomura ci spiega i motivi

Decisioni dall'alto e situazioni interne a Square Enix.

Kingdom Hearts III sembra quanto meno intravedere la luce in fondo al tunnel e il recente annuncio della finestra di lancio dà ai tanti fan che attendono il progetto una certezza, seppur generica.

Lo sviluppo travagliato e piuttosto lungo da cosa deriva? Il game director, Tetsuya Nomura lo ha spiegato ai microfoni di GameSpot. Al di là degli spin-off, di collection e di remake, sono passati dodici anni dalla pubblicazione di Kingdom Hearts 2.

"Molte persone hanno parlato del ritardo affermando 'oh Nomura ci sta mettendo troppo tempo' ed è una cosa che fa male. Ci fu la decisione di cambiare engine passando all'Unreal Engine 4 e quindi lo abbiamo fatto. Sfortunatamente abbiamo dovuto ritornare indietro su alcuni elementi ma fu una decisione che la compagnia doveva prendere quindi era inevitabile. All'inizio del progetto avevamo un piano per quanto riguarda il periodo che ci avrebbe richiesto la creazione di contenuti e dopo anni avremmo avuto bisogno di personale aggiuntivo. Abbiamo presentato la richiesta al quartier generale e fu approvata.

"Sfortunatamente il personale interno è molto limitato e ci sono vari progetti diversi che vengono sviluppati contemporaneamente nella nostra compagnia quindi sfortunatamente le tempistiche non hanno funzionato. Dovevamo scendere a patti con i tempi appropriati per la compagnia...la compagnia prende le decisioni quindi sfortunatamente a volte va al di là del mio controllo.

"Volevo sottolineare che non era un problema del nostro team di sviluppo, è semplicemente andata così e c'erano delle decisioni che la compagnia doveva prendere e che non si adattavano ai tempi che speravamo di rispettare. Va al di là del mio controllo. Voglio dire, si il tempo è passato ma non dipende da me".

Nomura parla quindi di un ritardo inevitabile ed è comunque convinto che Kingdom Hearts III saprà rivelarsi all'altezza delle aspettative dei tanti fan.