La politica di rimborso di Steam sta danneggiando gli sviluppatori indie?
Questa è la situazione denunciata da alcuni.
Valve ha da poco aggiornato le proprie politiche riguardo il rimborso dei giochi su Steam, dando la possibilità a chi possiede un titolo da meno di quattordici giorni e ci ha giocato per non più di due ore di ricevere indietro i soldi spesi per l'acquisto.
Se da una parte questo sistema non sembra intaccare gli interessi dei grandi produttori e degli studi che sviluppano giochi sandbox, alcuni sviluppatori indipendenti hanno lamentato una grossa perdita economica.
Sono molti infatti gli sviluppatori indie che lavorano a titoli con una propria personalità, ma dalla breve durata, vendendoli a prezzi estremamente contenuti.
Di conseguenza sembra che tanti utenti di Steam stiamo approfittando della nuova politica di rimborso per acquistare dei giochi, completarli e farsi ridare indietro i soldi entro due ore.
A denunciare la situazione sono stati in particolare Qwiboo e Puppy Games.
Il primo ha mostrato su Twitter le perdite economiche subite nel momento in cui sono entrate in vigore le nuove regole di Steam, sottolineando che il 72% degli acquirenti ha richiesto il rimborso.
Ricordiamo che Qwiboo ha sviluppato per PC un giochino chiamato Beyond Gravity, dal costo di appena €1,99 e la cui storia principale si completa facilmente nel giro di un'ora.
Se pensate che le motivazioni dietro alle richieste di rimborso riguardino la qualità del gioco, vi facciamo notare che quasi il 90% degli utenti ha recensito positivamente questo titolo.
Puppy Games è invece il famoso sviluppatore indipendente dietro a giochi come Revenge Of The Titans, Titan Attacks! e Ultratron, che hanno ricevuto un buon giudizio da parte della critica e del pubblico.
Lo sviluppatore fa anche notare che nel periodo in cui vendeva direttamente e non tramite Steam i propri titoli, metteva in atto una politica di rimborso della durata di trenta giorni. Eppure non si sono mai riscontrate le perdite del 55% che si stanno verificando in questi giorni.
Una soluzione al problema potrebbe essere rappresentata da un'elasticità nelle tempistiche di gioco necessarie a richiedere un rimborso.
Voi cosa ne pensate?
Fonte: Dark Side Of Gaming