La presenza di personaggi femminili in COD: WWII è un'inesattezza storica? Non proprio
Sono molte le donne che hanno combattuto nel secondo conflitto mondiale.
Il nuovo Call of Duty di Sledgehammer Games è stato recentemente attaccato a causa della presenza di personaggi femminili all'interno del gioco: secondo alcuni fan del gioco, infatti, l'introduzione del gentil sesso nel capitolo dedicato alla seconda guerra mondiale sarebbe una vera e propria forzatura, che storicamente non trova alcun riscontro.
Come riporta OptimaItalia, la notizia è stata confermata su Twitter da Michael Condrey su Twitter.
In questo caso, però, le critiche mosse al prossima Call of Duty lasciano il tempo che trovano perché di combattenti femminili durante la seconda guerra mondiale ce ne sono state parecchie. Uno degli esempi più lampanti è Simone Segouin, una famosa sabotatrice che fece parte della resistenza francese e partecipò anche ad eventi storici molto rivelanti come il bombardamento della cattedrale di Chartes e la liberazione di Parigi del 1944.
Dall'altra parte dell'emisfero abbiamo invece Liudmyla Pavlychenko, abilissima tiratrice scelta sovietica che si dice abbia fatto più di 500 vittime, ed anche nelle cronache ufficiali della Rivolta di Varsavia del 1944 sono annoverate diverse soldatesse.
Vi ricordiamo inoltre che Call of Duty: WWII uscirà il 3 novembre su PC, PS4 e Xbox One.