La serie Dragon Quest? Avrebbe potuto essere popolare come Final Fantasy senza gli errori degli anni '90
L'executive producer di Dragon Quest parla della mancanza di spinta sulla localizzazione occidentale.
L'executive producer di Dragon Quest Yu Miyake parla del successo della serie e dei suoi potenziali rimasti inespressi durante un'intervista rilasciata a EDGE e riportata da Nintendo Everything.
Dragon Quest XI è il titolo più atteso dai lettori di Famitsu, e l'hype è di certo grande in Oriente. Ma lo stesso può dirsi per i giocatori occidentali? Qui da noi il brand Final Fantasy (creato da Square) è molto più affermato di quello di Dragon Quest (creato da Enix). Dal 2003 Square ed Enix si sono fuse, ma fino alla fine degli anni '90 le due software house lottavano serratamente per detenere lo scettro dei jRPG.
"Una conclusione a cui sono giunto è che non abbiamo avuto tempismo storico," dice Miyake.
"Quando uscì il Famicom, Dragon Quest era il gioco chiave che tutti stavano giocando. Ma quando arrivò la PlayStation, il gioco che tutti volevano avere era Final Fantasy VII. Quindi il fattore nostalgia è differente per entrambi i gruppi: in Giappone è Dragon Quest, mentre in Occidente è Final Fantasy."
"La verità è che se noi (Enix) avessimo spinto di più sulla localizzazione di Dragon Quest a quel tempo, non saremmo qui a parlare di questi problemi oggi. Forse non lo dovrei dire, ma abbiamo fatto un errore in quell'ambito".
Non ha di certo aiutato il doppio nome che ha avuto in passato il gioco a seconda dei mercati: Dragon Warrior in Giappone e Dragon Quest in occidente. Insomma, certi errori si pagano, specialmente alla lunga.
Speriamo che le cose cambino con Dragon Quest XI. Nonostante diversi sforzi in più nella localizzazione, giochi come Dragon Quest Builders e Dragon Quest VII per 3DS sono stati localizzati con estremo ritardi, ed altri episodi recenti non sono mai arrivati, come l'MMO Dragon Quest X.
Dragon Quest XI è in sviluppo su 3DS, PS4 e Switch. Quanto aspettate questo gioco?