Per sbloccare il "vero finale" di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra sono obbligatorie le microtransazioni?
Tra critiche, discussioni e testimonianze discordanti.
Vi abbiamo recentemente parlato delle qualità di La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra all'interno della nostra recensione e pressoché tutta la critica si trova sostanzialmente d'accordo: il titolo è effettivamente un ottimo gioco, non un'opera priva di difetti ma comunque di altissima qualità. A quanto pare, tuttavia, si deve tornare a parlare di microtransazioni e loot box, un argomento davvero caldo, soprattutto in questi ultimi mesi.
Tutto parte da un thread aperto su NeoGAF che al momento in cui scriviamo questa notizia ha raggiunto quota 19 pagine di commenti. La domanda è semplice quanto disturbante: il gioco di Monolith ha un "vero finale" che spinge i giocatori a spendere denaro reale? Le opinioni in merito sono diverse ma vale la pena di partire da una premessa: la sezione finale, denominata "La Guerra delle Ombre" ha effettivamente del contenuto narrativo ma forse definirlo il vero finale non è esattamente accurato. Si tratta in ogni caso di un contenuto endgame incentrato soprattutto sugli assalti alle fortezze e sulla loro difesa, che contiene al suo interno degli elementi della trama.
Dove starebbe il problema? Secondo dei passaggi di alcune recensioni questa sezione obbligherebbe il giocatore a dedicarsi a un grinding esasperato per ottenere orchi di alto livello o affidarsi alle microtransazioni per velocizzare notevolmente il processo. Polygon, GameSpot e Waypoint sono tra coloro che sottolineano come non ci sia il vero e proprio obbligo di spendere del denaro reale ma come la scelta sia tra il cedere alle microtransazioni o affidarsi a un processo di grinding lungo e tutto sommato piuttosto noioso.
Sul carro della critica è anche salito Jim Sterling con un video dedicato. Sterling ha criticato il lavoro della maggior parte dei recensori che hanno dato dei voti elevati, il tutto senza aver nemmeno provato il gioco. Allo stesso tempo ha tuttavia confermato che provvederà e dirà la sua sull'argomento solo successivamente.
Le microtransazioni sono quindi necessarie per evitare il grinding selvaggio? In realtà diverse recensioni o articoli affermano il contrario dato che i redattori hanno completato il gioco senza dover toccare neanche una volta il proprio portafoglio (noi di Eurogamer.it rientriamo in questo gruppo). La situazione è stata spiegata in dettaglio da un articolo di Rock Paper Shotgun.
"Alcuni affermano che nell'atto finale del gioco sia sostanzialmente impossibile andare avanti senza comprare loot box ma io non sono mai neanche arrivato vicino a questi forzieri. Non ho mai sentito il bisogno di usarli e dopo aver giocato parecchio a La Guerra delle Ombre la penso allo stesso modo. Credo sinceramente che Monolith potrebbe togliere ora i loot box facendo una differenza davvero minima per quanto riguarda il gioco nel suo complesso. Perché? Il motivo è semplice e l'ho scritto nella mia recensione: la valuta in game è estremamente copiosa e all'inizio dell'atto finale tanto discusso avevo più di 50.000 mirian nonostante ne avessi spesi un po' per sbloccare certe cose.
"All'inizio della Guerra delle Ombre ho speso la maggior parte del Mirian per upgrade difensivi o offensivi (un drago in difesa della fortezza per esempio costa 950 mirian) che sono sbloccati permanentemente ogni volta che combatti in quella particolare fortezza. Spendendo mirian e ottenendone altro sono arrivato alla fine di questo atto con circa 10.000 mirian in più. I loot box non servono neanche per ottenere degli orchi leggendari dato che si ottengono semplicemente impossessandosi dei nemici nel corso della campagna".
La frase finale dell'articolo di Leif Johnson è davvero significativa: "l'approccio alla base L'Ombra della Guerra non mi pare così predatorio. Rende semplicemente più semplice ottenere cose che sono già semplici da ottenere e in definitiva è questo che mi lascia un gusto amaro in bocca".
Critiche esagerate quindi? Chi bolla come necessarie le microtransazioni sembra effettivamente aver preso un granchio. Il discorso è diverso se se ne critica in generale la presenza sempre più massiccia all'interno di giochi AAA già venduti a prezzo pieno. Cosa pensate di tutta la vicenda?