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L'autore che ha fatto causa a Ubisoft difende la propria decisione

"Gli attacchi su Amazon sono inappropriati".

L'autore che ha fatto causa a Ubisoft per aver copiato alcune sue idee inserendole nella trama di Assassin's Creed, difende la propria scelta dagli attacchi di orde di fan arrabbiati.

L'avvocato di John Beiswenger, Kelley Keller, ha detto ai nostri colleghi inglesi che il suo cliente è legalmente tenuto a proteggere i propri copyright e che non si lascerà scoraggiare dalla recente valanga di recensioni negative dei propri libri su Amazon.

"Sappiamo che molti giocatori sono seccati dalla vicenda e dal potenziale ritardo che questa potrebbe causare al lancio del prossimo capitolo di Assassin's Creed, dettaglio che li ha spinti a postare commenti negativi su Amazon e su altri forum in merito al nostro cliente e al suo romanzo Link", ha detto Keller.

"In ogni caso, le leggi del copyright esistono per proteggere gli autori e gli altri creativi da coloro che ne copiano le idee o che creano prodotti che, secondo la legge, sono sostanzialmente simili".

"Gli attacchi su Amazon e le minacce al nostro cliente sono totalmente fuori luogo e privi di valore, in termini legali".

La denuncia di Beiswenger, avviata il mese scorso, sostiene che Ubisoft abbia riciclato elementi della storia di Assassin's Creed dal suo romanzo del 2003 intitolato Link. La richiesta di risarcimento ammonterebbe a 5,25 milioni di dollari e al congelamento dell'uscita di Assassin's Creed 3.

Beiswenger ha individuato numerose similitudini tra i giochi Ubisoft e il suo libro: religione, assassini, battaglia tra bene e male, ma soprattutto il concetto dell'Animus ricorda chiaramente "un dispositivo e un processo che permettono di accedere a memorie ancestrali per ricordarle, riviverle e sperimentarle nuovamente" descritto nel libro.

Quando è stato chiesto per quale motivo la causa sia partita solo dopo ben cinque anni dall'uscita del primo Assassin's Creed, Keller ha risposto che "la causa è stata avviata entro i termini previsti dalla legge".

Non sarà, per caso, che Beiswenger abbia aspettato pazientemente l'aumento della popolarità di Assassin's Creed in modo da puntare a un risarcimento più sostanzioso?