Loot box e gioco d'azzardo: la discussione si allarga in Australia
Continua il dibattito.
Sul finire di questo 2017 l'argomento "Loot Box e gioco d'azzardo" sembra proprio aver preso il sopravvento. La community risulta divisa sulla questione, come sulle microtransazioni, ci sono utenti che tollerano le casse premio se legate solo a oggetti estetici, altri che invece non le sopportano totalmente. Al di là di questo, le loot box sono ora nel mirino delle autorità di vari paesi.
L'indagine era partita dal Belgio, pronto a classificare Overwatch e Star Wars Battlefront II come "giochi d'azzardo" ma non solo, di ieri è la notizia che le autorità del paese avrebbero l'intenzione di vietare gli acquisti in-game nei casi in cui non si conosca esattamente ciò che si sta acquistando in tutta Europa. La questione si è poi allargata all'Olanda, poi alla Francia, ora si è arrivati all'Australia.
Come segnalato da Powerupgaming, infatti, un portavoce della Victorian Commission for Gambling and Liquor Regulation australiana ha espresso la propria opinione sulla spinosa vicenda. Uno studente avrebbe contattato la commissione preposta alla regolamentazione del gioco d'azzardo, in risposta è intervenuto lo Strategic Analyst Jarrod Wolfe, il quale ha dichiarato che l'acquisto di loot box con ricompense casuali può essere ritenuto gioco d'azzardo. Wolfe si dice preoccupato della situazione e invita gli utenti più giovani ad evitare quei titoli con microtransazioni troppo invasive.
Che ne pensate di questa vicenda? Sarà necessaria una regolamentazione internazionale valida per tutti?