Matt Damon rifiutò il videogioco The Bourne Conspiracy perché non voleva un FPS
Un gioco senza la sua star.
A quanto pare Matt Damon avrebbe rifiutato "molti soldi" per collaborare allo sviluppo del videogioco The Bourne Conspiracy perché non voleva fosse un FPS. Durante un'intervista del canale YouTube "First We Feast", a Damon è stato chiesto se davvero ha rifiutato di essere nel gioco, conferma arrivata perché voleva che fosse più simile all'avventura grafica Myst. E' per questo che né la sua immagine e nemmeno la sua voce sono state utilizzate nel gioco pubblicato nel 2008.
"Non volevo fare solo uno sparatutto in prima persona", ha detto. "Mi hanno offerto un sacco di soldi. Ma io ero tipo, 'Se si potesse fare di più...fare un gioco in stile Myst'. Adoro quel gioco, quindi ho pensato 'Più simile a Myst'. Loro hanno detto, 'No', e sono andati avanti e ce l'hanno fatta senza di me" afferma l'attore ridendo.
The Bourne Conspiracy è stato sviluppato da High Moon Studios. Lo sviluppatore Meelad Sadat aveva detto a MTV News che la società non si era mai seduta con Damon, anche se gli era stata offerto un contributo per il suo coinvolgimento. Dopo che Damon ha rifiutato, High Moon aveva "deciso di allontanarsi dal coinvolgere le celebrità e portare Jason Bourne in una direzione originale".
L'ultimo film di Damon è Stillwater, in cui interpreta un operaio di una piattaforma petrolifera che va in Francia per aiutare a salvare sua figlia (Abigail Breslin). È diretto da Tom McCarthy di Spotlight ed è disponibile al cinema.
Fonte: Gamespot