Matthews: "le accuse di pay-to-win nei confronti di Star Wars Battlefront II? Comprensibili"

Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato in dettaglio della campagna single-player all'interno della nostra prova ma quest'oggi torniamo su Star Wars Battlefront II per concentrarci sulla questione loot box e sul rischio pay-to-win di cui si è parlato in queste settimane.

A parlare dell'argomento è l'art director di EA Motive (team che si è occupato della campagna single-player), Chris Matthews. Ecco quanto dichiarato sulle pagine di GameSpot.

"Attualmente ci sono stati giochi che hanno sfruttato i giocatori e ci sono giochi che hanno utilizzato tutti questi modelli di business in modi migliori. DICE si è impegnata con attenzione al fine di essere certa che le Star Cards e il modo in cui funzionano garantiscano un numero maggiore di opzioni in battaglia. Termini come pay-to-win e affini sono difficili da evitare ma i ragazzi del team stanno facendo un lavoro davvero incredibile cercando di bilanciare il sistema.

"La risposta non dà fastidio perché amiamo i fan. Siamo giocatori e stiamo cercando di realizzare qualcosa che sia molto avvincente e che tutti apprezzino ma sapete, è comprensibile".

Mitch Dyer, uno degli sceneggiatori della campagna, sottolinea che DICE sta ascoltando il feedback dei giocatori dato che "la beta esiste per cose come questa, per chiedersi come le persone risponderanno al bilanciamento, alle mappe e a tutta l'esperienza di gioco. Prendiamo il feedback dalla beta e lo inseriamo nel gioco per migliorarlo dato che Battlefront II è un titolo che esiste grazie al feedback dei fan. La co-op offline, la campagna single-player, questi elementi esistono perché le persone le volevano e penso che DICE abbia dimostrato in passato di ascoltare il feedback".

Le possibilità che il sistema intravisto nella beta cambi in meglio ci sono ma non ci resta che attendere la versione finale del titolo per poter giudicare a pieno. Cosa pensate delle parole di Matthews e Dyer e dell'intera vicenda?