Medal of Honor Above and Beyond: la 'magia' di una sviluppatrice che trasforma semplici blocchi in meravigliose ambientazioni
Ecco un assaggio del dietro le quinte.
Gli appassionati di videogiochi raramente riescono a vedere i giochi nei loro stadi iniziali. Dietro al prodotto finale infatti c'è del grandissimo lavoro da parte degli sviluppatori che iniziano a creare diversi passaggi per arrivare a ciò che i giocatori vedono sui loro schermi.
Qualche giorno fa su Twitter, Alexa Kim, senior game designer di Respawn Entertainment, ha mostrato cosa c'è dietro allo sviluppo di un gioco, in particolare al titolo che utilizza la realtà virtuale Medal of Honor: Above and Beyond. Kim ha mostrato la fase di prototipazione del level design, che ha lo scopo di definire la "funzione" di un particolare livello. Da allora il tweet è diventato virale, con i giocatori sbalorditi dalle differenze tra i prototipi - chiamati blocchi - e il prodotto finito.
Nel thread, Kim ha detto di essere responsabile della disposizione dei prototipi di blocco e quindi dell'aggiunta del gameplay. Da lì, vengono apportate modifiche: "Nel mio caso si tratta di uno shooter, quindi si lavora sul movimento del giocatore contro il movimento dell'IA, sulla linea di tiro, sulla copertura, ecc.", Ha detto Kim su Twitter. "Questo livello è riproducibile in questo stato, ma non è molto bello da vedere". Una volta che il livello funziona per quanto riguarda il gameplay, viene aggiunta la parte grafica.
Che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
Fonte: Rock Paper Shotgun