Metal Gear Solid diventa realtà: il braccio di Venom Snake è una protesi per un ragazzo nato senza una mano
Konami e Open Bionics insieme per rendere meno doloroso il dolore fantasma.
Open Bionics, in collaborazione con Konami, ha presentato una versione ufficiale brandizzata Metal Gear Solid dell'Hero Arm, il braccio prostetico artificiale che consente a chi è privo di uno degli arti, di compiere determinate ma indispensabili azioni di routine quotidiana.
"Siamo emozionati che l'iconica estetica di Metal Gear di Venom Snake e del suo braccio bionico esca fuori dallo schermo per prendere vita" ha affermato Takayuki Kubo, presidente della Konami.
In un video promozionale Daniel Melville, portavoce della Open Bionics, azienda fondata nel 2008 a Bristol e dedita alla progettazione e diffusione di arti bionici low-cost, mostra aspetto e funzionalità di questo nuovo miracolo della tecnica e dell'estetica. Di colore rosso e nero, ricalcherà nella maniera più fedele possibile l'arto artificiale indossato proprio da Venom Snake, il protagonista di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.
Il dolore fantasma è proprio quello provato dal protagonista del titolo, il quale, ritrovatosi menomato del braccio sin dalle prime ore di gioco, è costretto a dotarsi di un micidiale supporto prostetico in grado di sopperire a questa grave mancanza. Un legame tra finzione e realtà che sembra essere per Daniel più un segno del destino che una scelta professionale, data la passione del ragazzo per il gaming ed in particolare per la saga targata Konami.
Melville aveva già precedentemente sponsorizzato nel 2018, sempre per Open Bionics, il braccio ispirato al personaggio di Adam Jansen, protagonista del videogame sviluppato da Eidos Montreal, Deus Ex: Mankind Divided. Tuttavia, trattandosi solamente di un prototipo non era possibile articolare movimenti complessi con la mano.
La nuova vesione dell'Hero Arm invece permetterà di sopperire in minima parte e per un prezzo budget, all'enorme mancanza dovuta all'assenza di uno degli arti. E lo farà anche con lo stile di Kojima.
Sicuramente una bella storia che unisce la passione per il gaming a scienza e tecnologia in grado di migliorare davvero la vita delle persone.
Fonte: VentureBeat