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Metal Gear Solid V, nel 2011 Kojima aveva pensato a un'altra storia

Il creatore del gioco aveva già chiari i punti più importanti, ma con qualche differenza.

Nel corso di una recente intervista rilasciata a Weekly Famitsu, lo scrittore Kanji Yano, responsabile del romanzo su Metal Gear Solid V The Phantom Pain, ha rivelato che già nel 2011 Hideo Kojima aveva chiaro in mente quali sarebbero stati i punti fondamentali della storia di Metal Gear Solid V, documentando tuttavia come da allora all'effettiva uscita del gioco svariate cose siano in effetti state modificate.

Yano ha parlato di come già allora Kojima avesse in mente di far ruotare il gioco attorno al concetto del dolore fantasma, dei parassiti delle corde vocali e della vendetta e di come già allora fossero chiari i riferimenti al romanzo "Moby Dick" di Herman Melville.

Nella versione presentata da Kojima a Yano, tuttavia, Ishmael era Huey Emmerich e Big Boss era Ahab, con i Diamond Dogs impegnati in una durissima lotta contro gli Stati Uniti d'America. La storia sarebbe stata raccontata dal punto di vista di Huey Emmerich, schierato con gli americani, e avrebbe raccontato la giustizia vista dagli USA.

Yano, a chi gli chiedeva il motivo del cambiamento finale relativo a Ahab e Ishamel, ha risposto che tale motivo sarà rivelato in seguito. Pare quindi che sentiremo ancora parlare di Metal Gear Solid V.

Lo avete giocato? Oppure non siete ancora convinti dell'acquisto? Per fugare ogni dubbio correte a leggere la nostra recensione di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.

Fonte: WCCFTech