Metro 2033: bloccato l'adattamento cinematografico, la produzione voleva ambientarlo in America
I diritti sono tornati in mano allo scrittore Dmitry Glukhovsky.
Nel 2012, MGM ha acquistato i diritti per un adattamento cinematografico di Metro 2033, titolo di stampo horror\survival in soggettiva ispirato al romanzo dello scritture russo Dmitry Glukhovsky.
Come riporta VG247, l'intero progetto è stato annullato ed i diritti sono tornati in mano allo scrittore russo che ha raccontato di come il problema fosse il voler ambientare la pellicola in America, precisamente Washington DC. Glukhovsky continua affermando che la serie Metro (sia libri che videogiochi) funzionano perché legati alla cultura ed al folklore russo, ed una versione "americanizzata" avrebbe solo portato all'ennesimo film d'azione (con tinte horror) generico.
"Molte cose non funzionano in un setting come Washington DC, i nazisti non funzionano, i comunisti non funzionano e la stessa cosa vale per i Tetri. Hanno rimpiazzato i Tetri con delle creature generiche che hanno come requisito (l'unico) quello di non sembrare umane, hanno trasformato il tutto in una cosa generica."
Glukhovsky ha poi aggiunto:
"Hanno paura di ambientare il film a Mosca in quanto gli americani hanno la reputazione di essere attratti solo da storie che parlano dell'America. Ribadisco che con le alte vendite di Metro Last Light e Metro 2033 (libri e videogiochi), non è così improbabile che ora le persone accetterebbero opere ambientate a Mosca."
Metro Exodus, nuovo capitolo della saga, sarà disponibile su PS4, Xbox One e PC a partire dal 22 febbraio.
Cosa ne pensate? Siete d'accordo con la scelta di Dmitry Glukhovsky?