Metro Exodus esclusiva temporale di Epic Games Store? Valve parla di "decisione scorretta"
Gabe Newell e soci non ci stanno.
Nella giornata di ieri un comunicato ha svelato a sorpresa che la versione PC di Metro Exodus sarà un'esclusiva dell'Epic Games Store. Poco dopo è arrivata la conferma del fatto che il titolo arriverà su Steam e altri store dopo il 14 febbraio 2020 trasformando l'accordo in una "semplice" esclusiva temporale. In ogni caso la notizia non è stata di certo accolta positivamente da Valve.
La compagnia ha deciso di pubblicare un messaggio sulla pagina Steam del gioco spiegando la situazione:
"Le vendite di Metro Exodus sono state interrotte su Steam in seguito alla decisione, da parte del publisher, di rendere il gioco esclusivo su un altro store PC. Lo sviluppatore e il publisher hanno assicurato che tutti gli acquisti precedentemente fatti su Steam saranno rispettati e che i possessori su Steam saranno in grado di avere accesso al gioco e a qualsiasi update o DLC futuri attraverso la piattaforma.
"Pensiamo che la decisione di rimuovere il gioco sia scorretta nei confronti degli utenti di Steam, specialmente dopo un periodo di prevendita così lungo. Ci scusiamo con gli utenti che stavano aspettando la disponibilità in contemporanea all'uscita fissata al 15 febbraio ma siamo stati informati della decisione solo recentemente e ci è stato lasciato del tempo molto limitato per informare tutti".
La guerra tra Epic Games Store e Valve sta continuando senza esclusione di colpi ed è curioso notare come i punti di vista cambino repentinamente quando si ha tra le mani un "potere" e una influenza decisamente maggiori. La situazione è indubbiamente diversa ma Sweeney in passato accusava Microsoft di voler trasformare il PC in una piattaforma chiusa e di prodigarsi in manovre troppo restrittive. Ora proprio la sua compagnia dà il via a delle politiche restrittive attraverso un accordo di esclusività.
Combattere Steam e quello che negli anni è diventato una sorta di monopolio nel panorama PC è sicuramente giusto ma gli accordi di esclusività non sembrano di certo la soluzione migliore e francamente non ci saremmo aspettati delle mosse di questo tipo da una persona che come Sweeney ha sempre combattuto per l'assoluta libertà dell'ecosistema PC e del gaming.
Cosa pensate di questa vicenda?