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Penello: "VR? Non volevamo distrarre gli sviluppatori quest'anno. Abbiamo imparato dal Kinect"

Qual è la strategia di Microsoft in questo ambito?

Abbiamo già parlato dell'impegno di Microsoft all'interno della Mixed Reality ma non si può negare che il comportamento del colosso di Redmond sia diverso quando si parla di visori e prodotti ad essi dedicati. A differenza di Sony che ha comunque deciso di puntare con una certa decisione sulla realtà virtuale, Microsoft sta scegliendo una via decisamente più cauta e per così dire lenta.

Mancano videogiochi dedicati ai visori e il motivo è stato spiegato da Albert Penello (senior director of product management and planning di Microsoft) all'interno di un'intervista pubblicata da Wired. A quanto pare il fallimento di Kinect ha una ruolo in questo atteggiamento molto cauto.

"C'è ancora tantissima sperimentazione in ambito VR. Non si tratta di un'affermazione ambigua. Ci sono ovviamente dei prodotti per i consumatori. Spostare il problema all'interno del display di un visore rispetto ai limiti della TV è stato un risultato derivante da alcune delle sfide delle TV 3D ma la VR ha così tanto potenziale. È attuabile come prodotto per i consumatori? Per un pubblico di una certa dimensione si.

"Abbiamo imparato con il Kinect e con Wii che semplicemente traslare un'esperienza videoludica classica verso la VR non è una strategia vincente. Sono le cose strane e specifiche per la VR che fanno il botto. Non si tratta di qualcosa con cui volevamo distrarre gli sviluppatori quest'anno".

Sembra quindi che non sia ancora il momento giusto secondo quanto affermato da Penello. Che ne pensate?

Avatar di Alessandro Baravalle
Alessandro Baravalle: Si avvicina al mondo dei videogiochi grazie ad un porcospino blu incredibilmente veloce e a un certo "Signor Bison". Crede che il Sega Saturn sia la miglior console mai creata e che un giorno il mondo gli darà ragione.
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