Miyamoto: "Zelda: Breath of the Wild? Fino all'ultimo eravamo insicuri e non sapevamo se avrebbe avuto successo"
Le parole della papà della serie in vista del lancio di Super Mario Odyssey.
Per valutare i primi 7 mesi di vita di Switch basterebbe solamente dare un'occhiata a Metacritic e in particolare alla voce dedicata ai giochi con i voti più alti di questo 2017. Chi c'è in vetta? Super Mario Odyssey e The Legend of Zelda: Breath of the Wild, entrambi con l'impressionante media di 97/100.
Un testa a testa che dimostra come la grande N abbia lavorato in maniera egregia garantendo l'uscita di due perle di assoluto valore (e non solo questi due giochi) in pochissimi mesi. Va anche detto che la compagnia di Kyoto non era di certo sicura al 100% delle proprie possibilità di successo, soprattutto quando si parla di Breath of the Wild. Questo è esattamente ciò che traspare dalle parole di Shigeru Miyamoto. Il papà di Zelda e Mario è stato intervistato da Game Informer e ha risposto in particolare alla seguente domanda: "il successo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild ha aumentato la fiducia nel team che si occupava di Super Mario Odyssey?"
Ecco la risposta di Miyamoto:
"Il concetto di open-world di Breath of the Wild è qualcosa che avevo dai tempi in cui costruii il primo Zelda. Non è che abbia giocato a molti open-world per ottenere quel concept ma sentivo che mentre il franchise andava avanti lo stavamo perdendo e quindi ho deciso di tornare alla sua essenza e creare un gioco che desse davvero vita a quel concept. Non ero assolutamente sicuro del modo in cui sarebbe stato accettato e penso che il team si sentisse allo stesso modo, costruimmo semplicemente un gioco che pensavamo avrebbe davvero dato vita alle nostre idee e a ciò a cui puntavamo. Perfino nell'ultimo anno e negli ultimi sei mesi prima dell'uscita tutto ciò che potevamo fare era semplicemente provare a credere in ciò che avevamo creato, perfezionarlo e finirlo per essere certi di averne una buona sensazione.
"Fu solo con gli ultimissimi ritocchi che avemmo la sensazione che stessimo andando nella direzione giusta. Perfino allora non eravamo assolutamente sicuri del modo in cui sarebbe stato accolto quindi fui molto sollevato quando vidi che stava andando bene. Per fare un esempio più dettagliato: hai questo terreno che stai attraversando ed è costituito da fiumi e colline e questo è parte del divertimento. Però ci sono anche delle formazioni rocciose qua e là. Fino a quando questa idea e questo concept non risulta effettivamente divertente e non utilizzi le risorse per realizzarlo non sei sicuro del fatto che sia effettivamente divertente".
Le incertezze erano quindi parecchie in casa Nintendo ma il prodotto finale ha alla fine premiato il lavoro della compagnia. Cosa pensate delle parole di Miyamoto?