NetherRealm risponde alle accuse di crunch durante lo sviluppo di Mortal Kombat 11
La società risponde a queste accuse.
Come vi avevamo accennato qualche giorno fa, NetherRealm è stato l'ultimo studio ad essere chiamato in causa per l'ambiente lavorativo che, secondo alcuni ex dipendenti, risulta altamente tossico.
Molti hanno confermato che ogni dipendente lavorava dalle 70 alle 100 ore settimanali durante lo sviluppo di Mortal Kombat 11. Una delle cause di questa crisi sembra essere il mancato ascolto dei dipendenti da parte della società. A gennaio infatti lo studio aveva dichiarato che ci sarebbe voluto altro tempo per creare un prodotto di qualità e che quindi l'uscita del gioco avrebbe potuto subire ritardi. Lo staff che stava creando altri progetti, è stato quindi dirottato su Mortal Kombat 11, in modo da non ritardare ulteriormente l'uscita.
Un altro membro dello staff, secondo quanto dichiarato da Gamepur, ha dichiarato che lo studio ha mentito ai dipendenti assunti a breve termine, riguardo agli straordinari: "Quando abbiamo parlato con i dipendenti ed i collaboratori, il nostro manager ha detto loro che gli straordinari non sarebbero stati obbligatori, ma ognuno avrebbe dovuto fare la propria parte. Ciò significava che avremmo dovuto tutti fare lo stesso gli straordinari ad un certo punto proprio perché è sempre stato così per tutti i progetti".
Lo studio inoltre è stato accusato di avere comportamenti sessisti e transfobici, utilizzando degli epiteti molto poco consoni rivolti al personale femminile. A questo punto NetherRealm è uscito dalla sua bolla di silenzio ed ha risposto alle accuse.
"A NetherRealm Studios, apprezziamo e rispettiamo tutti i nostri dipendenti e diamo la priorità alla creazione di un'esperienza lavorativa positiva. Come datori di lavoro, incoraggiamo la diversità e prendiamo costantemente provvedimenti per ridurre il tempo necessario per i nostri dipendenti. Stiamo esaminando attivamente tutte le accuse, poiché prendiamo queste cose molto seriamente e stiamo sempre lavorando per migliorare il nostro ambiente aziendale. Ricordiamo che esistono modi confidenziali in cui i dipendenti possono sollevare dubbi o problemi."
Purtroppo storie di questo tipo stanno diventando molto comuni nell'industria videoludica. Speriamo tuttavia che il raccontare queste vicende riesca a far luce in modo da rendere il lavoro degli sviluppatori più tutelato.