Nintendo condannata a pagare $10 milioni: i controller di Wii hanno violato dei brevetti
Il verdetto a favore di iLife ma Nintendo promette battaglia.
Le cause legali non sono certo una novità all'interno del mondo della tecnologia e anche il nostro medium preferito non è esente da questa prassi. Che siano compagnie minori in cerca di fortuna o colossi che si affrontano a muso duro, intentare una causa per la violazione di un brevetto è cosa piuttosto comune. Vincerla d'altro canto è tutt'altra storia.
Una giuria in quel di Dallas (Texas) ha condannato Nintendo a pagare $10 milioni ad iLife. Il motivo è piuttosto semplice: a quanto pare Nintendo of America avrebbe violato il brevetto della tecnologia per l'accelerometro e il tracking di iLife, una tecnologia che è stata utilizzata all'interno del controller di Wii. La notizia riportata da Glixel è indubbiamente molto interessante per una causa che era stata intentata nel 2013.
iLife chiedeva circa $144 milioni di risarcimento ma la corte ha deciso diversamente. Nintendo ha confermato che non è assolutamente d'accordo con la sentenza e che si impegnerà per uscire completamente "pulita" dalla vicenda.
"Il 31 agosto 2107 una giuria del Texas ha decretato che alcuni giochi di Wii e Wii U e del software legato ad essi infrangevano un brevetto, incentrato sul capire se una persona sia o meno caduta, di proprietà di iLife Technologies Inc.. La giuria ha concesso a iLife un risarcimento per danni di $10 milioni. Nintendo non è d'accordo con la decisione dato che non ha violato alcun brevetto e che il brevetto non è valido".
Una questione sicuramente spinosa, che continueremo a seguire con particolare attenzione. Cosa pensate di questa vicenda?