La famosa Nintendo Play Station sarà messa all'asta il prossimo febbraio 2020
Il proprietario sceglie di disfarsene per questioni economiche.
Prima ancora che l'originale Playstation graziasse gli scaffali dei negozi e, successivamente, le case di molti giocatori, Sony aveva in mente di creare una console in partnership con Nintendo. Questa piattaforma, nota solo con il fan-name di "Nintendo Play Station" non venne mai realizzata a causa di disguidi negli accordi commerciali fra le due società.
Tuttavia, un prototipo funzionante di questa console esiste ed è in possesso del fortunato Terry Diebold, fin dal lontano 2009. Diebold ne entrò in possesso quasi per caso, dopo aver vinto ad un'asta le proprietà abbandonate di quello che in seguito si sarebbe scoperto un ex dirigente Sony. Solo nel 2015, il figlio scoprì l'oggetto nell'attico di famiglia e ne comprese il vero valore.
Trattandosi di un oggetto letteralmente unico nel suo genere, la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo e la console è stata spesso ospite di numerosi eventi e convention, come testimonianza di una partnership segreta finalmente venuta alla luce.
Oggi, tuttavia, Diebold ha annunciato di essere pronto a rinunciare alla prestigiosa console. Il motivo? Soldi. Ecco quanto dichiarato in una mail diretta a Kotaku:
"Non posso continuare a perdere soldi. Ho investito molto in questo progetto, viaggiando ovunque e non mi è tornato nulla in tasca. Ogni viaggio che abbiamo fatto con la console ci è costato soldi di tasta nostra.".
Per cercare di ottenere un po' di liquidità, Diebold metterà la Nintendo Play Station all'asta il prossimo 27 febbraio 2020 e possiamo già immaginare le offerte da capogiro per quello che è, a tutti gli effetti, un pezzo unico nel suo genere. Secondo Heritage Auctions, responsabile della futura asta, la console non sarà offerta con un prezzo di riserva in quanto, trattandosi di un oggetto senza precedenti, attirerà sicuramente l'interesse (e i portafogli) di numerosi collezionisti e la cifra finale sarà sicuramente elevatissima.
Resta solo una domanda: se Diebold ha continuato il tour di Nintendo Play Station in perdita, come mai ha deciso solo ora di ricorrere ad un'asta per venderla? Sicuramente, nel frattempo, qualche collezionista avrà tentato di acquistare la console dal suo proprietario con un'offerta privata? Ebbene, secondo quanto dichiarato, è possibile che le offerte ricevute finora non fossero sufficienti:
"Ai tempi avevo rinunciato ad un'offerta da 1.2 milioni di dollari dalla Norvegia. Dopo aver pagato le tasse, diviso il rimanente 50-50 con mio figlio e dopo aver pagato i miei debiti attuali, sarei rimasto praticamente con nulla.".
Pare che la console sia ormai pronta per un cambio di proprietario. Non ci resta che sperare che il futuro possessore di questo pezzo di storia, la tratti con le dovute cure che le spettano.
Cosa ne pensate? Secondo voi a che prezzo potrà arrivare la Nintendo Play Station? Se la storia fosse andata diversamente, credete che Nintendo e Sony sarebbero rimaste partner fino ai giorni nostri?
Fonte: Kotaku