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Nintendo sta valutando lo streaming, ma il focus è sul supporto fisico e i download

Non aspettiamoci dalla grande N un servizio in stile Stadia per ora.

Mentre gran parte del settore sta inseguendo il modello di streaming che ha trasformato musica, TV e film, Nintendo probabilmente si atterrà a metodi più tradizionali di distribuzione di giochi, riporta GamesIndustry.

Ciononostante, il titolare della piattaforma sta considerando l'utilizzo della tecnologia e sta tenendo d'occhio il servizio di Google Stadia e l'imminente Project xCloud di Microsoft.

Parlando con TechCrunch, il responsabile della comunicazione aziendale di Nintendo of America, Charlie Scibetta, ha dichiarato: "lo streaming è sicuramente una tecnologia interessante, che Nintendo sta tenendo d'occhio e che stiamo valutando".

"Non abbiamo nulla da annunciare in questo momento in termini di adozione di tale tecnologia, per noi il focus rimane ancora sul supporto fisico e il download digitale attraverso il nostro eShop."

Mentre Google ha promesso grandi cose con Stadia, c'è molto scetticismo. All'inizio di questa settimana, gli analisti hanno dichiarato che non credevano esistessero abbastanza titoli esclusivi da garantire ai consumatori il pagamento della quota di iscrizione.

Nel frattempo, sono state sollevate alcune domande su quanto sia accessibile la tecnologia, in particolare quando si tratta della velocità internet richiesta.

Anche Xbox sta aumentando i suoi sforzi con lo streaming, con una versione di anteprima di Project xCloud che verrà lanciata a ottobre, insieme alla nuova capacità di riprodurre i giochi dalla console in modo simile alla funzionalità di riproduzione remota di PlayStation.

I publisher di terze parti stanno guardando allo streaming, con Ubisoft all'inizio di questa settimana che ha annunciato Uplay + per Stadia.

Infine, Sony ha detto in precedenza che lo streaming tramite il suo pacchetto PlayStation Now sarà un pilastro fondamentale per la sua console di prossima generazione.

Naturalmente, Nintendo ha sempre adottato una strategia diversa dal resto del settore, ma dovrà comunque prestare attenzione a come si evolverà lo streaming.

Che ne pensate?