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Non solo Animal Crossing: New Horizons, la Cina decisa a vietare i giochi online

Le nuove leggi hanno lo scopo di ridurre i contatti con i giocatori dalle altre parti del mondo.

Il Partito Comunista Cinese introdurrà nuove leggi che vietano i giochi online al fine di limitare i contatti con persone al di fuori del regime comunista, secondo un nuovo rapporto.

Questa rivelazione arriva solo pochi giorni dopo che Animal Crossing: New Horizons è stato praticamente vietato nel paese. L'attivista pro-democrazia di Hong Kong Joshua Wong ha usato il gioco per condividere uno screenshot delle sue proteste virtuali, scrivendo "Hong Kong libera" e criticando Xi Jinping, il presidente della Repubblica popolare cinese. Anche altri giocatori si sono uniti a questa protesta virtuale, con il risultato che il governo cinese ha deciso di togliere il gioco dal mercato.

Ora, il governo è stato avvisato di avere una sorta di mancanza di autorità nei giochi multiplayer online. Secondo alcune indiscrezioni il Partito Comunista Cinese sembra sia scontento che i giocatori cinesi siano in grado di impegnarsi in spazi non regolamentati per la socializzazione in questi giochi. Di conseguenza, vengono create nuove leggi per "ampliare la portata della censura online nei videogiochi" e impedire ai giocatori di interagire con il resto del mondo.

Una legge in arrivo richiederà ai giocatori di usare il loro nome legale al posto di un nickname. Altre nuove leggi non sono direttamente correlate alla censura, come un coprifuoco per bambini e giovani che giocano online, e una quantità massima di denaro che le persone sono autorizzate a spendere in giochi per evitare la dipendenza da Internet.

Fonte: Videogamer