Diminuiscono i requisiti minimi di Oculus Rift grazie all'"asynchronous spacewarp"
Un realtà virtuale più abbordabile.
Molti giocatori avranno ignorato la realtà virtuale per il costo tutt'altro che consumer friendly dei visori e dei PC che sono necessari per soddisfare quanto meno i requisiti minimi della tecnologia.
La notizia riportata da ArsTechnica potrebbe, quindi, risultare più che positiva per buona parte di coloro che sono interessati alla tecnologia. Oculus Rift ha ora dei requisiti minimi più abbordabili grazie alla tecnologia denominata "asynchronous spacewarp".
I requisiti sono passati da una GTX 970 con un processore i5-4590 a una GTX 960 con un processore i3-6100. In questo modo sono disponibili sul mercato dei PC Oculus Ready al prezzo di $499.
Ma cos'è l'asynchronous spacewarp? Il CEO di Oculus, Brendan Iribe, ne parla come di una tecnologia simile sotto alcuni aspetti all'asynchronous timewarp che permette ai giochi di girare internamente a 45 fps ma di proporre al visore un'esperienza fluida a 90 fps. La qualità non è la stessa garantita dai 90 fps "nativi" ma si tratta di un modo per riuscire a proporre un'esperienza di buona qualità sui sistemi non troppo performanti.
Cosa pensate di questa novità per Oculus Rift?